Quando accetta la sua responsabilità, il primo compito dell’adulto è quello di preparare e mantenere l’ambiente. Gli strumenti per svolgere le attività e gli esercizi di vita pratica devono essere preparati seguendo criteri di:
– proporzionalità fisica: il bambino deve poterli gestire fisicamente (devono essere a misura di bambino)
– proporzionalità psichica: la funzione del materiale deve essere comprensibile a prima vista, senza complicazioni inutili, forme fantasiose e “travestimenti”. Il materiale deve essere mentalmente impegnativo, per offrire il giusto livello di difficoltà con una progressione da semplice a complessa.
– manutenzione: l’adulto deve sempre verificare che il materiale sia pulito, intatto e completo. La pulizia, la riparazione e la sostituzione di parti mancanti o irrimediabilmente rotte è un dovere dell’adulto e deve essere fatto immediatamente. Se non è possibile farlo immediatamente, il materiale deve essere rimosso dall’ambiente fino a quando non è stato ripristinato nelle sue condizioni originali
– attrattività: i materiali belli aiutano il bambino a scegliere
– appartenenza alla cultura del bambino: per aiutarlo ad adattarsi. Il bambino deve essere in grado di riconoscere il materiale e il suo scopo per la sua somiglianza con quello utilizzato nel suo ambiente domestico
– perfezione: gli strumenti di vita pratica possono essere perfezionati, se necessario, dopo averne osservato l’uso da parte dei bambini
– differenziazione: nel caso di materiali identici usati per attività diverse (spolverini, spazzole, asciugamani, ecc.), bisogna renderli diversi per dimensione, colore, tessuto o decorazioni funzionali
– organizzazione in set indipendenti: per ogni esercizio di vita pratica il materiale deve essere disponibile già raggruppato su un vassoio o in un cestino, pronto per l’uso. La ricerca del materiale prima di svolgere l’attività sarebbe un ostacolo per il bambino
– organizzazione in serie: i set per le attività di vita pratica possono essere più d’uno per tipo, per permettere al bambino di svolgere l’attività prescelta senza dover sospendere la sua decisione, aspettare che un altro bambino abbia finito, o cercare attività alternative. Doverlo fare sarebbe una sfida troppo grande per la volontà del bambino
– visibilità: il materiale per le attività di vita pratica deve essere esposto in un luogo fisso e in ordine secondo la regola “ogni cosa al suo posto e un posto per ogni cosa”. Tutto deve essere alla portata dell’occhio e delle mani del bambino. I materiali devono essere disposti in successione dal più semplice al più complesso, in modo logico e sequenziale. Il luogo in cui è riposto il materiale deve essere a livello del luogo in cui verrà utilizzato (pavimento, tavolo, lavello, ecc.)
– separazione: gli strumenti di lavoro devono essere separati dai materiali da lavorare. Gli strumenti devono essere disponibili sugli scaffali. I materiali da lavorare devono far parte dell’ambiente ed essere cercati nella loro collocazione abituale (sedie, tavoli, scarpe nelle scarpiere, finestra, ecc.). Grazie a questa distinzione, gli esercizi aiutano il bambino a sviluppare una relazione attiva con il suo ambiente, e ad esserne responsabile
– realtà: i materiali devono essere reali per dare dignità agli sforzi del bambino. Evitare l’uso di riproduzioni in plastica: l’uso di ceramica, vetro e porcellana stimola la concentrazione e la consapevolezza dei propri movimenti.
– chiarezza della funzione: ogni materiale deve suggerire un obiettivo implicito e un punto di interesse che guida il bambino nell’uso.
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Bibliografia
Maria Montessori – Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
Maria Montessori – La scoperta del bambino
Maria Montessori – Il bambino in famiglia
Maria Montessori – La mente del bambino
Maria Montessori – Educare alla libertà
Martine Gilsoul – I bambini alla conquista di sé con la vita pratica
G. Cives e P. Trabalzini – Maria Montessori tra scienza, spiritualità e azione sociale
Renilde Montessori – La vita pratica come base spirituale della Casa dei bambini
Albert Joosten – The hand in education
Albert Joosten – Exercises of practical life: introduction and list
Pamela Nunn – The mind and the hand
E. M. Standing – Maria Montessori: her life and work
Elizabeth Elcombe – effects of practical life exercises on fine motor development in a Montessori
Children’s House classroom
Dana H. McCabe – purposeful movement in an early childhood classroom
Pat Ludick – The work of the hand
Joen Bettmann – Nurturing the respectful community through practical life
Polli Soholt – Practical life for the older children in the Casa
Uma Ramani – Practical life: the keystone of life, culture, and community