Il gioco dei cartellini:
Anche per l’esercizio sui verbi si può fare il gioco dei cartellini, come abbiamo fatto per gli aggettivi. Scrivere alcuni nomi su alcuni pezzetti di carta e alcuni verbi che possono riferirsi a questi nomi, su altri pezzi di carta. Il bambino dovrà prima separare i cartellini dei nomi da quelli dei verbi, poi accoppiare nomi e verbi adatti, e infine può anche copiare il tutto. Qui alcuni esempi di elenchi:
Ape lavora
formica succhia
farfalla bruca
bruco punge
vespa svolazza
mosca ronza
fiore matura
ramo germoglia
albero ingiallisce
frutto sboccia
seme fiorisce
foglia stormisce
bue rode
capra nitrisce
asino miagola
cavallo raglia
coniglio bruca
gatto ara
falegname pettina
calzolaio cura
parrucchiere inchioda
spazzino ara
contadino spazza
medico sega
Autodettatura di verbi
L’esercizio è quello già indicato per l’autodettatura dei nomi e degli aggettivi. L’insegnante dice a voce alta un nome, poi chiede: “Che cosa fa?”. I bambini, in silenzio, scriveranno prima il nome dettato, e poi il verbo che hanno trovato; e siccome troveranno verbi diversi, li leggeranno a turno. Gli altri bambini aggiungeranno via via i nuovi verbi trovati dai compagni, e magari quelli che l’insegnante con domande e stimoli all’osservazione saprà suggerire.
Quando l’esercizio di autodettatura sarà terminato, si passerà alla compilazione delle schede di classe, una scheda per ogni nome e una scheda per ogni verbo, da collocare rispettivamente nello schedario dei nomi e nello schedario dei verbi.
I tempi del verbo
Ci sono tre fratellini che hanno tre buffi nomi. Si chiamano Ieri, Oggi e Domani. Parlano sempre molto volentieri, ma in modo differente l’uno dall’altro. Oggi dice: “Io mangio”. Ieri dice: “Io mangiai” e Domani dice: “Io mangerò”.
Chiamiamo tre bambini a fare la parte dei tre fratellini. Ognuno avrà un cartello appeso al collo col suo nome. L’insegnante, o un quarto bambino, dirà un verbo all’infinito. A turno i tre fratellini lo coniugheranno in prima persona, secondo il tempo che rappresentano. Ieri è sempre il più chiacchierone perchè può dire “Io mangiai” oppure anche “Io ho mangiato”.
Quando per i bambini questo esercizio sarà diventato familiare, potremo passare alla coniugazione, soltanto in forma intuitiva e pratica: io mangio, tu mangi, ecc…
Possiamo rendere l’esercizio più complesso cercando più verbi che si possano riferire a un solo soggetto, per esempio: il cavallo nitrisce, galoppa, trotta, così parla Oggi. Domani dirà: il cavallo nitrirà, galopperà, trotterà. Ieri dirà: il cavallo nitrì, galoppò, trottò.
Esempi di esercizi per la preparazione delle schede
Trovare le azioni che compie la sarta e successivamente conuigarle nei tre tempi. (Avvieremo la ricerca del verbo con la solita domanda: “Che cosa fa?”, e non importa se il verbo trovato è al presente invece che all’infinito. Noi poi diremo: “Così parla Oggi. Come dice Ieri? Come dice Domani?”
Trovare i nomi che si riferiscono ad altri nomi di persona (falegname, calzolaio, studente,…), di animale (gatto, asino, farfalla,…), e di cosa (sole, lampada, neve, pioggia, …)
Che cosa hai fatto ieri? Che cosa hai fatto oggi? Che cosa farai domani? (Le tre domande vanno fatte in altrettanti esercizi se i verbi da trovare saranno parecchi. Ad esempio: ieri andai a passeggio, mangiai, giocai,…; oppure in un solo esercizio se si farà coniugare un solo verbo: ieri mangiai, oggi mangio, domani mangerò).
Il plurale delle voci verbali
“Che cosa fa?”, “Che cosa fanno?”. La lumaca cammina piano. Le lumache camminano piano. Per esercitarsi si possono preparare delle schede.