Quest’anno per Pasqua abbiamo sperimentato la tintura naturale delle uova, e questa esperienza ci ha stimolati poi a fare ricerche nel campo dell’estrazione di pigmenti vegetali naturali per realizzare pigmenti in polvere, pastelli a cera ed acquerelli. Ne parleremo nei prossimi giorni…
… ma torniamo alle uova.
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La prima cosa da fare è lavare i gusci delle uova con dell’aceto.
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Poi prepariamo i pentolini per i bagni di tintura: noi abbiamo bollito bucce di cipolla dorata, succo di mirtillo, foglie d’acero e cavolo viola. Non servono proporzioni e ricette: tutto dipende dall’intensità del colore che si vuole ottenere e dal numero di uova che desideriamo tingere.
Scegliamo foglioline tenere e petali leggeri di fiori da mettere a disposizione dei bambini insieme a delle ciotoline d’acqua: le foglie e i fiori aderiranno semplicemente al guscio con poca acqua
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Se i bambini sono piccoli, consiglio di utilizzare uova già sode, per limitare rotture e altri incidenti
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Quando i bambini hanno completato il loro lavoro, dovremo avvolgere ogni uovo in un rettangolo ritagliato da una calza di nylon e chiuderlo “a caramella”
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Immergiamo delicatamente le uova nel bagno di tintura e facciamo bollire per almeno 10 minuti
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Dopo la bollitura togliamo le uova dalla pentola e lasciamole raffreddare.
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A questo punto i bambini possono rimuovere il nylon, pulire le uova da foglie e fiori e lucidarle con l’olio di oliva
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E questo è il risultato finale:
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Per donarle alle famiglie abbiamo confezionato un cestino in cartapesta:
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Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica: