Recita per la festa della mamma – Con lo stesso amore – una semplice recita adatta a bambini della scuola d’infanzia e primaria.

Personaggi
Due presentatori e tredici mamme. Ogni mamma ha un bambino (una bambola) tra le braccia e rappresenta un’epoca e un paese diverso. I presentatori sono ai due lati della scena sulla quale man mano arriveranno le varie mamme.

Primo presentatore
In tutti i tempi le mamme hanno cullato i loro bambini

Secondo presentatore
In tutte le epoche e in tutti i paesi del mondo le mamme hanno cantato la ninna nanna

Primo presentatore
Con lo stesso cuore…

Secondo presentatore
Con lo stesso amore…

Primo presentatore
Quando gli uomini vivevano nelle caverne c’era talvolta un bimbo che non voleva dormire. Ascoltate!

(Avanza nel mezzo della scena la mamma della preistoria)
Mamma dell’età preistorica
Perchè piangi? Hai paura? Il sole si è spento, ma il fuoco è acceso e fa fuggire le fiere. Dormi… L’orso non si può avvicinare, il lupo fugge lontano. Sei tra le braccia della mamma, non temere, bambino!

Secondo presentatore
(Mentre la mamma dell’età preistorica si allontana). Nell’antico Egitto, dove regnavano i Faraoni e si costruivano le piramidi… (Entra la mamma egiziana)

Mamma egiziana
Il tempio del sole è chiuso: le stelle aspettano la luna; il Nilo va e va. Le mie braccia come l’onda sulla riva, la mia voce come il vento tra le canne… Qui, sul cuore della mamma, fa’ la nanna, fa’ la nanna…

Primo presentatore
A Sparta, la città greca degli eroi. (Entra la mamma spartana, mentre l’altra si ritira)

Mamma spartana
Il carro del sole si è tuffato nel mare. Dormi, bambino. Un giorno sarai lo scudo della tua patria: il tuo petto sarà saldo come il bronzo, il tuo braccio sarà il terrore di ogni nemico. Dormi intanto tra le braccia della mamma.

Secondo presentatore
A Roma, al tempo degli Imperatori, quando i cristiani vivevano nelle catacombe. (Entra la mamma romana e prende il posto della spartana)

Mamma romana
Ti segno sul petto con la croce; nulla potrà farti male, bambino mio. Sarai seguace di Cristo e come tuo padre non rinnegherai la tua fede. Dormi dolcemente sul mio cuore, bambino; oggi, questo cuore, laggiù sotto le volte delle catacombe al lume delle fiaccole, ha ricevuto la visita del Signore. Ninna nanna con Gesù. Con la tua mamma…

Prima presentatrice
Nel Medioevo, l’età dei castelli, dei cavalieri, delle lotte e dei tornei. (Mentre si allontana la mamma di Roma, avanza la castellana)

La castellana
Perchè piangi? Il ponte levatoio è stato alzato, le guardie vegliano sugli spalti, le mura ti difendono e se ancor non bastasse, c’è il cuore della mamma. Fa’ la nanna… non senti? Un suono di mandola ti dice: “Dormi… dormi…”. E’ spuntata la luna ed io voglio filare i suoi raggi per farti una coltre d’argento. Ninna nanna, mio tesoro.

Secondo presentatore
All’epoca delle scoperte, quando i navigatori andavano lontano alla ricerca di terre sconosciute. (Entra una donna della fine del ‘400)

Donna del ‘400
Il babbo se n’è andato. Oltre il mare, lontano, che terra ci sarà? Anche tu, bimbo mio, un giorno te ne andrai: già ti corre nel sangue l’ansia di navigare. Sogna tra le mie braccia! Sogna di dondolare in una bella nave. Il vento apre le vele, l’onda ti culla piano. E’ tanto grande il mare! Piano piano, così…

Primo presentatore
Venne l’età del nostro Risorgimento: gli Italiani combattevano per l’indipendenza e avevano a cuore il tricolore (Entra una donna dell’800)

Donna dell’800
Ti voglio fare una culla di fiori, tutta tessuta di gigli bianchi, di verdi foglie, di vermiglie rose. Sono tre colori da portare in cuore: ninna nanna, mio tesoro.

Secondo presentatore
(Mentre si allontana la donna dell’800). Vedete? In tutti i tempi è sempre stato lo stesso cuore di mamma; cambia la foggia del vestito, cambiano le case e le abitazioni degli uomini, ma l’amore di una mamma che cullo il suo bambino non può mutare.

Primo presentatore
E non solo, lo stesso è sempre avvenuto in ogni tempo in ogni luogo della terra. Così in Giappone…

Mamma giapponese
Come sei bello, bambino mio! Il tuo vasino è più dolce del glicine. Chiudi gli occhietti: domani, quando li aprirai, fioriranno i ciliegi. Giocheremo con la pioggia dei petali. Chiudi gli occhietti, amore mio.

Secondo presentatore
E così nel cuore dell’Africa

Mamma africana
La notte batte le ali sulla foresta; urlano le belve. Ma non temere: tra le braccia nessuno potrà farti male, neppure il leopardo, la pantera, il serpente. Ti preparerò, domani mattina, un frutto dolcissimo.

Primo presentatore
E lassù, nelle terre polari…

Mamma eschimese
Com’è lunga la notte, lunga… lunga… Com’è fredda la notte, fredda… fredda… Ma il nostro igloo è caldo… caldo… Il cuore della mamma lo riscalda. Dormi bene, bambino. Dormi… dormi…

Primo presentatore
E così tutte le nostre mamme: per ogni bambino una canzone, per ogni culla una stella, per ogni cuore piccino il cuore di una mamma.

Entrano tre mamme di oggi e cantano in coro e recitano una dopo l’altra qualche ninna nanna popolare e tradizionale. Alla fine tornano in scena le mamme di tutti i tempi e di tutti i paesi; tutte cullano i loro bambini.

Tutte le mamme
Ninna nanna, ninna nanna…

Primo presentatore
Vedete, con lo stesso amore…

Secondo presentatore
Con lo stesso cuore…

Primo presentatore
Ogni cuore che è più grande del mare…

Secondo presentatore
Più splendido del sole…

Primo presentatore
Più ardente della fiamma…

Secondo presentatore
Il cuore della mamma!

(recita per la festa della mamma da “I giorni più belli”, edizioni CEM)

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