Tonino scopre la magia dei numeri.
Passarono dei mesi, Tonino e Frugolo non si erano più incontrati, ma entrambi continuavano a ripensare ai bei momenti trascorsi insieme. Un giorno, mentre Tonino stava passeggiando per il bosco, con sua grande gioia vede proprio Frugolo che seduto su di un sasso borbotta una serie di numeri, nel tentativo di scoprire quale sia il numero più grande di tutti. Mentre il pastorello lo guarda incuriosito, il nano gli dice seccato. “Sto cercando di risolvere un enigma troppo difficile per te, piccolo e limitato essere umano. Per queste cose ci vuole l’intelligenza superiore di noi nani. Non disturbarmi e lasciami pensare!”.
Tonino se ne va, un po’ contrariato, ma anche incuriosito, pensando tra sè “Chissà quale sarà il numero più grande di tutti…”. Cala la sera e si addormenta con questa domanda nel cuore. Durante la notte fa un sogno rivelatore: si trova su di un’altura, sotto il cielo stellato. Ammirando le stelle si sente immerso nel firmamento. Le stelle si dispongono in cerchio intorno a lui e cantano “Tu e noi, tu e noi, siamo una sola cosa e con tutto l’universo siamo uno. L’universo è l’uno”.
Tonino si sveglia nel cuore della notte: ormai ha capito. Senza perdere tempo corre da Frugolo che sta borbottando numeri anche nel sonno. Lo sveglia e dice. “Frugolo! Io lo so qual è il numero più grande che c’è!”. Naturalmente il nano non gli crede, ma poi si sorprende davvero quando Tonino gli racconta della sua scoperta.
L’uno è il numero più grande. E’ vero. Allora Frugolo chiede a Tonino: “E sapresti dirmi, visto che sei tanto bravo, cos’è il numero 2?” e il pastorello promette di scoprirlo e se ne torna a casa. Non riesce ad addormentarsi, e con la sua insonnia disturba anche il sonno delle pecorelle.
Decide così di uscire all’aperto. Proprio allora, al sorgere del sole, vede piano piano scomparire la luna, mentre la luce dorata del sole rischiara il bosco e compaiono pian piano i contorni dei monti, degli alberi, i cespugli, i sassi, le piante che prima erano avvolti nell’oscurità. Entra in casa e proprio allora ha la sua grande intuizione. “Ecco il 2!” eclama, spaventando le pecorelle ancora immerse nel sonno “Giorno-notte, sole-luna, lavoro-riposo, sonno-veglia, luce-buio, caldo-freddo…”.
Esce di casa come un forsennato per recarsi da Frugolo, e si scontra con lui proprio all’ingresso. Frugolo infatti sta entrando in casa per sapere se Tonino ha indovinato cos’è il 2, ed è balzato dentro con un salto raggiungendo la testa di Tonino, che cade a terra e si fa un bernoccolo sulla fronte. Vedendolo steso a terra intontito, Frugolo lo prende in giro dicendogli che è una scusa perchè non ha nulla da rivelargli. Figuriamoci la rabbia del nano quando invece Tonino gli dice quello che ha scoperto: il 2 sta negli opposti.
Frugolo, sconfitto ancora una volta, se ne va furioso e invece di salutare dice: “Ah, sì? Vediamo cosa mi sai dire del numero 3!”
Tonino è eccitato da questa nuova sfida, ma decide di pensare più tardi a come risolvere l’enigma, perchè dopo la gran botta ha mal di testa e vuole andare da Alchemio, il medico del paese. Alchemio è fuori col suo sacco, come ogni mattina, per raccogliere le erbe di plassiflora, calendula, camomilla, che gli servono per preparare le medicine, i decotti, le tisane e gli impacchi. La moglie di Alchemio accoglie gentilmente il pastorello, il quale vedendola triste, le chiede se qualcosa la preoccupa.
Ma la donna non riesce a parlare, perchè mentre tenta di parlare non riesce a frenare le lacrime. Quando torna Alchemio scopre il perchè di tanta tristezza: i due coniugi sono così tristi perchè sono soli, e desiderano tanto un bambino che però non arriva. Passano i giorni e finalmente da una stella un bimbo comincia a guardare verso la terra e sceglie proprio Alchemio e sua moglie come genitori. Che gioia nella casa di Alchemio quando nasce Giovannino… Tonino va a trovarli e guardando il quadretto di amore che si presenta ai suoi occhi, pensa “Ora sono felici, non sono più in 2, sono una famiglia, sono diventati 3”.
Scopre così il terzo numero, e questo per Frugolo è uno smacco insopportabile.
Ora il nano vuole prendersi la rivincita, il numero 4 vuole scoprirlo lui. Frugolo pensa e ripensa, girando di qua e di là nei dintorni della grotta, corrucciato, col cappuccio che quasi fuma per i mille pensieri che attraversano la sua mente, e con tutti gli animali del bosco che lo seguono saltellandogli attorno. Il nano li osserva un po’ infastidito, e proprio quando sta per mandarli via, esclama: “
Ci sono riuscito, ho scoperto il 4!”. Corre da Tonino e gli dice: “Il numero 4 lo sai dov’è? L’ho trovato io prima di te. L’ho visto nel vispo scoiattolo, nel cane, nel gatto, nel topolino,ce l’ha anche il lupo, l’orsacchiotto, la volpe e il leprotto, la pecora e l’agnello, indovina indovinello…” Tonino, molto incuriosito, cerca di indovinare, ma non è facile. Dopo aver pensato e ripensato, guarda le sue pecorelle cercando ispirazione. Quasi l’avessero capito e volessero agevolarlo, loro si alzano e cominiciano a camminare avanti e indietro, finchè finalmente Tonino esclama: “I quadrupedi! Il 4 è visibile negli animali a 4 zampe.”
“Bravo” dice Frugolo “sei un pastorello intelligente quasi come un nano!”. Dopo aver detto così, decidono ditrovare insieme gli altri numeri, e insieme trovano:
il 5 nel pentagramma
il 6 nel cristallo di neve
il 7 nei giorni della settimana
l’8 nelle zampe del ragno
il 9 nella gravidanza
il 10 nelle dita delle mani.
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