Ottobre
Il rovo ha le foglie porporine
nel bosco mezzo verde e mezzo giallo:
il cespo delle rose, tutto spine,
risplende con le bacche di corallo.
E’ il tempo che il castagno dà il suo frutto;
fischiano i merli, zirlano i fringuelli,
e il contadino, che raccoglie tutto,
empie di pere e mele i suoi cestelli.
E’ il tempo che ogni frutto si matura:
nel bosco i funghi, il mosto alla cantina
e, piena di fragranza, l’aria pura
è fresca a sera, fresca la mattina. (M. Mazza)
Sera d’ottobre
Venne la sera ed abbuiò le strade.
Stridule, qua e là, di più colori,
correan le foglie; non s’udia per gli ampi
filari che il vocio degli aratori.
E tutta la semente era nei campi.
Or le vacche tornavano alle stalle:
e la gente, ciarlando per la via,
saliva coi marrelli sulle spalle.
Sonò, di qua e di là, l’Avemaria.
Ora il fuoco accendeva ogni capanna
e i bimbi sazi ricevea la cuna,
col sussurrare della ninna nanna. (G. Pascoli)
Notte d’ottobre
Notte d’ottobre fresca ancor di pioggia,
mentre le nubi pendono sul mare
Come colli ricurvi, e sopra d’esse
splende la luna pallida per nebbie!
E sembrano le nubi sopra il mare
isolette divise dalla luce,
arcipelago vano sopra il mare.
Tali le cose della nostra vita;
piccole, lievi, sopra immensi abissi. (L. Siciliani)
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