Sillabare
Sillabare è un giocherello, che non stanca il tuo cervello
quando ad ERRE aggiungo un’A, fo una sillaba che è RA;
a GI ed ELLE aggiungo un’I, ho una sillaba che è GLI;
or se RA e GLI riuniamo, la parola RAGLI abbiamo
Dunque RAGLI è risultato da due sillabe formato
con due sillabe bel bello, RAGLIA RAGLIA l’asinello
son tre sillabe in BEL LEZ ZA
e son quatto in GEN TI LEZ ZA
or da solo puoi spezzare le parole e sillabare.
Pensa Mila fra di sè: “No, difficile non è
ora provo a frazionare le parole e sillabare
questo è proprio un giocherello
che non stanca il mio cervello”.
I segni di interpunzione
Benvenuto signor PUNTO, a proposito sei giunto
il periodo è terminato, e perciò tu vai segnato
tu mi dici di fermarmi e un pochino riposarmi
io lo faccio con piacere, sempre è bello un po’ tacere
poi con voce più sicura, io riprendo la lettura
“Benedetto il punto sia!”, ora esclama MariaPia
“Viva il punto generoso, che a noi ordina il riposo
oh che libro divertente, con i punti solamente”.
C’è la VIRGOLA che vuole, separare le parole
ma, se occorre, tu lo poni pur tra due proposizioni
ha la pausa assai più breve, il silenzio assai più lieve
quando legge o scrivi mai, trascurarla tu dovrai
è piccina, questo è vero, ma importante è per davvero
pui un segno sì modesto, a segnarlo si fa presto
ora canta Caterina questa breve canzoncina:
“Virgoletta, virgoletta, sei piccina, graziosetta,
se ti incontro fo un inchino, e sto zitta un momentino”
Or ai segni vanno aggiunti PUNTO E VIRGOLA e DUE PUNTI
che la pausa han più lunghetta, della breve virgoletta
piano piano imparerai come usarli tu dovrai
“Ascoltate” dice Piero “ascoltate un mio pensiero
per potermi regolare e la pausa misurare
quando leggo è conveniente di contare mentalmente
Uno io conto per la virgola, uno e due nel punto e virgola
per due punti conto uguale, chè la pausa è tale e quale
quando il punto incontrerò, fino a quattro conterò”
grida Arturo, quel pigrone “Oh, bellissima invenzione
certo adesso col contare non potrò giammai sbagliare
ma di più sarei contento se contassi fino a cento”
Guarda il PUNTO ESCLAMATIVO, ora è mesto ora è giulivo
tu così lo segnerai quando avvien che esclamerai
disegnarlo può un bambino: un fiammifero e un puntino
ecco esclama “che dolcezza!”, “come è bello!, “che tristezza!”
“è finita la lezione!” Oh, che bella esclamazione!
Su, gridiamola giulivi, con tre punti esclamativi!!!
Quando devi INTERROGARE, questo punto hai da segnare
guarda un po’ com’è carino, porta in testa un ricciolino
ed un punto ha sotto al pie’, dunque interroga, perchè?
Quando vieni? Come stai? A chi pensi? Dove andrai?
E così risponde Rosa, ricciolina contegnosa
verrò presto, sto benino, penso al babbo, andrò in giardino
colgo i fiori per la nonna, me li metto nella gonna.
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