C’era solo una semente, or c’è un albero imponente
sopra un ramo un fiore c’era, or matura c’è una pera
c’era un uovo in un nidetto, or c’è invece un uccelletto
c’era pure un bel pupetto, or c’è invece un bravo ometto.

 

Uso delle doppie

La pala non è palla
e l’orsacchiotto balla
la casa non è cassa
un nano ride e passa
la sera non è serra
la pace non è guerra
la rena non è renna
la torre non è antenna
la sete non è sette
chi sbaglia ci rimette
la fola non è folla
il chiodo non è molla
il caro non è carro
al sole sta il ramarro
il nono non è nonno
l’aringa non è tonno
le note non son notte
il tino non è botte.

 

La balia della Lella, la vuol vestir di lilla
puntarle sulla spalla, la gala con la spilla
“Che bambolina bella, sarai se stai tranquilla!”
la balia dice a Lella. Ma Lella via sfarfalla
e tira e molla e scrolla, la spilla sulla spalla
e il vestitino lilla, e gira e salta e balla
e strilla che par brilla.
La balia della Lella, s’arrabbia poverella
diventa verde e gialla, come una pappagalla.

 

Genoveffa la giraffa con quest’afa come sbuffa
Genoveffa la giraffa soffia uffa poi si abbuffa
così goffa com’è buffa sotto i  baffi il sole beffa
la giraffa Genoveffa.

 

Sotto la panca del malanno
quattro grossi gatti stanno
sotto quattro sassi grossi
quattro gatti grassi e grossi.

 

 

L’apostrofo

Due vocali all’improvviso, puoi trovare a viso a viso
e se a leggerle tu vai, senti un suono strano assai
perchè torni l’armonia, una di esse manda via
con l’APOSTROFO supplisci, la vocale che abolisci
tu non scrivi mai LA ANIMA, no no no, tu scrivi L’ANIMA
e non dici mai LO OZIO, no no no, tu dici L’OZIO
A ed O dunque hai soppresso, e l’apostrofo, ecco, hai messo
così scrivi QUEST’ONORE, UN’ARANCIA, DELL’AMORE
certo error tu non farai, se un pochin rifletterai
quel monello di Totò, dice “Sì, rifletterò”
ma col sasso poi colpisce, la vocale che abolisce!

 

 

L’accento


Il fumo va su
su su
nel cielo lontano.
La nuvola nera
nasconde ogni cosa
il cielo lassù
non si vede più.
La neve vien giù
un fiocco, due fiocchi
poi sempre di più
discende quaggiù.
Vien giù lieve lieve
davanti ai tuoi occhi
la candida neve.

continua nelle pagine seguenti (segui i numeri delle pagine):

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