SC
Scioglilingua gaio e bello
per il bimbo birboncello
con la fiamma che scintilla
con la sciabola che brilla
col pulcino dentro al guscio
che non sa trovare l’uscio
con la scimmia impertinente
che fa ridere la gente
scioglilingua, sciogli in fretta
d’ogni bimbo la linguetta
Tra l’erbe umide e lisce, del limpido ruscello
un grosso pesce a strisce, scivola svelto svelto
Da quella prateria verde, sottomarina
il pesce mai non esce per tutta la mattina
Il sole su dal cielo, coi raggi lo colpisce
Che bello con il sole, il grosso pesce a strisce.
Apro l’uscio e vo’ bel bello
sulla riva del ruscello
c’è uno sciocco pesciolino
che risciacqua il pentolino
e l’asciuga con la sciarpa
mentre dolce suona un’arpa
una sciarpa che era mia
chi me l’ha portata via?
scento in fretta nel ruscello
e vi scivolo bel bello.
Pesciolino liscio e snello
com’è fresco il tuo ruscello.
che scintilla come argento
scivolando al par del vento!
“Eh, sto fresco nel ruscello!
Scendo al mar più grande e bello”.
“Scendi al mar? Lì scialerai!
Di te i pesci pascerai!
Lascia il mar, scegli il ruscello,
pesciolino scioccherello!”
E. Bossi
a ha
Ogni melo ha la sua mela
ogni ragno ha la sua tela
ogni pino ha la sua pigna
ogni colle ha la sua vigna
ogni riccio ha la castagna
e la scuola ha la lavagna.
C’è
C’è la luna in mezzo al cielo
c’è un bel fiore sullo stelo
c’è il mugnaio nel mulino
c’è un ragazzo col violino
c’è il comignolo sul tetto
nel pollaio c’è il galletto
c’è ne bosco un usignolo
nella pigna c’è il pinolo
sopra l’albero c’è un nido
c’è la rena in mezzo al lido
nella culla c’è un bambino
nella casa un frugolino
dopo il giorno c’è la sera
dopo cena la preghiera
gli occhi e naso son nel viso
gli angioletti in paradiso.
C’è un pulcino nel pollaio, c’è un topino nel solaio
in cantina c’è un micino, nella culla c’è un bambino
c’è il bucato steso al sole, c’è un cestello pien di viole
c’è una rosa sullo stelo, c’è una nuvola nel cielo
là sul mare c’è una vela, c’è una pecora che bela
per chiamare il suo piccino, bello bianco e ricciolino.
Il bellissimo Cecè
va al balletto che non c’è.
“C’è?” “Non c’è?”
“C’è o non c’è?”
Oh, che pazzo quel Cecè!
C’era
C’era un piccolo pastore, c’era un lupo traditore
c’era un timido agnellino, solo solo poverino
c’era il vento che soffiava, c’era il buio che arrivava
c’era mamma pecorella, che pregava la sua stella
con il raggio suo gentile, riportò dentro l’ovile
l’agnellino tremebondo, per quel lupo vagabondo.
C’era un uovo nel cestino
c’era dentro un bel pulcino
c’era la chioccia che chiocciava
c’era un bimbo che guardava
c’era il gallo che cantava
c’era il vento che passava
il pulcino pio pio pio pio
c’eri tu e c’ero anch’io
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