In generale, l’obiettivo diretto degli esercizi di vita pratica è aiutare il bambino a conquistare l’indipendenza rispetto all’esecuzione di movimenti elementari, al prendersi cura di se stesso, al prendersi cura dell’ambiente e al suo relazionarsi agli altri.
L’obiettivo indiretto è aiutare il bambino a consolidare e sviluppare la coordinazione motoria e l’integrazione della personalità. Mentre il bambino svolge gli esercizi di vita pratica, movimento, volontà e pensiero si avvicinano sempre più, integrandosi e costruendo una base solida e duratura per l’ulteriore sviluppo.
Le attività di vita pratica inoltre:
– producono un arricchimento emotivo: l’amore che il bambino prova per queste attività garantisce loro un posto d’onore nella loro vita futura sia per la loro utilità pratica, sia come strumenti di rilassamento.
– generano una sorta di “rivoluzione” sociale: il posto speciale che queste attività occupano nei primi anni di vita del bambino, lo aiutano a sviluppare un sincero apprezzamento per chi le svolge. Questo atteggiamento positivo da parte del bambino determina un naturale e pacifico riorientamento sociale
– alimentano il rispetto dell’ambiente: il bambino che svolge queste attività nel proprio ambiente preparato, sviluppa l’abitudine a prendersi cura di tutto ciò che lo circonda
– alimentano il rispetto per gli altri e per la comunità
– sostengono lo sviluppo fisico: gli esercizi di vita pratica eseguiti e ripetuti spontaneamente danno un contributo sostanziale e naturale allo sviluppo fisico, esercitando i muscoli non in modo meccanico e in funzione del solo corpo, ma dall’essere umano nella sua interezza
– stimolano le abilità scientifiche: gli esercizi di vita pratica aiutano il bambino a sviluppare un contatto intelligente e responsabile con il suo ambiente, ponendo le basi per la sua esplorazione
– generano buone abitudini: con gli esercizi di vita pratica si forma l’abitudine a svolgere attività costruttive e consapevoli
– aiutano il bambino a giudicare la propria attività in modo obiettivo e indipendente, non in previsione di lodi o punizioni dall’esterno, ma per interesse personale e desiderio di perfezione
– alimentano l’autostima
– sviluppano apprezzamento verso ciò che è prezioso e delicato
– stimolano la capacità di concentrazione
– sviluppano tenacia, volontà e perseveranza.
Le attività di vita pratica preparano al lavoro accademico: con gli esercizi di vita pratica si esplorano concetti matematici e forme geometriche, si prepara la mano alla scrittura e l’occhio alla lettura da sinistra a destra e dall’alto al basso.
“Quando un genitore mi domanda perché suo figlio lava un tavolo invece di fare matematica, rispondo che lavare un tavolo è la migliore preparazione all’acquisizione della mente matematica” (Renilde Montessori, La vita pratica come base spirituale della Casa dei bambini).
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Bibliografia
Maria Montessori – Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle case dei bambini
Maria Montessori – La scoperta del bambino
Maria Montessori – Il bambino in famiglia
Maria Montessori – La mente del bambino
Maria Montessori – Educare alla libertà
Martine Gilsoul – I bambini alla conquista di sé con la vita pratica
G. Cives e P. Trabalzini – Maria Montessori tra scienza, spiritualità e azione sociale
Renilde Montessori – La vita pratica come base spirituale della Casa dei bambini
Albert Joosten – The hand in education
Albert Joosten – Exercises of practical life: introduction and list
Pamela Nunn – The mind and the hand
E. M. Standing – Maria Montessori: her life and work
Elizabeth Elcombe – effects of practical life exercises on fine motor development in a Montessori
Children’s House classroom
Dana H. McCabe – purposeful movement in an early childhood classroom
Pat Ludick – The work of the hand
Joen Bettmann – Nurturing the respectful community through practical life
Polli Soholt – Practical life for the older children in the Casa
Uma Ramani – Practical life: the keystone of life, culture, and community