Montessori da 0 a 3 anni: la vita simbiotica nelle prime 6-8 settimane. Nelle prime 6-8 settimane dopo il parto, tra madre e bambino si vive un rapporto di bisogno reciproco molto stretto; in questo periodo questi due esseri viventi ricevono e danno l’uno all’altro qualcosa di assolutamente necessario per la loro vita e per questo si parla di vita simbiotica.

La madre offre, con la sua presenza continua, la sicurezza dei punti di riferimento acquisiti nella vita prenatale, consente l’attaccamento e fornisce il cibo adatto al neonato.

Montessori da 0 a 3 anni: la vita simbiotica nelle prime 6-8 settimane

Il neonato, con la sua persona, rassicura la madre rispetto al fatto che ciò che è uscito dal suo corpo non è perduto, condivide con la madre il legame preferenziale che c’è tra loro, aiuta il corpo della madre attraverso la suzione al seno, che produce in lei contrazioni dell’utero che servono a ristabilirne dimensioni e posizioni normali, prevenendo il rischio di emorragie ed infezioni.

Nei primi otto, dieci giorni il neonato ha bisogno di grande quiete e della costante vicinanza della madre: voci sommesse, luci attenuate e indirette, gesti leggeri e gentili. L’ambientamento deve essere il più possibile graduale e delicato, ascoltando i suoi ritmi, rispondendo al suo desiderio di contatto, cercando di comprendere i suoi segnali. A poco a poco il territorio comincia ad ampliarsi: il papà, il fratellino, la luce della finestra, quella della lampada…

Durante la vita simbiotica, in particolare, ci sono tre momenti di incontro fondamentali tra mamma e neonato:
– holding: tenere il neonato tra le braccia;
– handling: toccare il bambino con le mani per dare le cure necessarie (lavarlo, cambiarlo, vestirlo);
– allattamento.

Se questi tre modi di incontrarsi si svolgono in modo positivo, dopo sole 6-8 settimane di vita, il bambino sarà già molto diverso rispetto a com’era a partire dalla nascita: avrà infatti realizzato un’integrazione base tra il suo corpo e la sua mente. Questo passaggio prende il nome di “nascita psicologica“.

Montessori da 0 a 3 anni: la vita simbiotica nelle prime 6-8 settimane

Negli esseri umani, dunque, la nascita psicologica non coincide esattamente con la nascita biologica, e per avvenire ha bisogno del contatto umano diretto. Ciò che accade in queste poche settimane è destinato a durare per tutto il resto della vita. E’ nostra responsabilità aiutare con ogni possibile azione e attenzione il bambino durante questo periodo.

Durante il breve periodo della vita simbiotica, cioè nelle 6-8 settimane dopo la nascita biologica il neonato costruisce una prima e fondamentale visione dell’ambiente che lo circonda e della sua presenza in esso.

Quando questa visione dell’ambiente che lo ha accolto fuori dall’utero è positiva, il bambino acquisisce la fiducia di base nell’ambiente, perchè ha sperimentato che in questo ambiente tutti i suoi bisogni possono essere soddisfatti. La fiducia di base produce esseri umani ottimisti, che percepiscono il mondo come un posto bello, e che credono fermamente che, in ogni situazione, c’è la possibilità di ricevere aiuto.

Con questa fiducia di base il bambino è capace di affrontare le situazioni nuove, non ha timore a staccarsi per brevi periodi dalla madre e si sente sicuro anche quando è lontano da lei.
Attraverso le esperienze di holding e di handling il bambino ha inoltre definito i limiti del suo corpo, e questo è un altro elemento fondamentale per potersi sentire sicuro nell’ambiente. La separazione tra il sé e il non-sé gli consente di agire nell’ambiente per continuare a conoscerlo.

Per poter ricevere il latte e le necessarie cure fisiche il bambino deve attaccarsi alla madre più volte al giorno, e vivere ripetutamente un’esperienza di separazione/attaccamento: scopre così i vantaggi della nuova vita e viene rassicurato sul fatto che le cose importanti del suo passato prenatale, i suoi punti di riferimento, sono sempre presenti. Questa dinamica è dettata dalla saggezza della vita, che ha predisposto tutte le strategie che possono aiutare il bambino a progredire facilmente e senza traumi nel suo sviluppo.

Separazione e attaccamento, nel loro alternarsi, sono i due aspetti dello sviluppo del bambino e di ogni essere umano, ed insieme contribuiscono alla sua progressiva indipendenza.

Il padre può dare un aiuto fondamentale al neonato e alla madre durante il periodo simbiotico. Quando preparato, conosce l’importanza del rapporto personale che deve stabilirsi tra madre e bambino, e la presenza e il sostegno del padre che comprende la situazione sono di estrema importanza.

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Nessuno, nemmeno il padre può sostituire la madre nel suo lavoro con il neonato, ma il padre può proteggere l’intimità di questa coppia. In molti paesi europei i padri hanno diritto ad un congedo di paternità di alcuni giorni alla nascita di un figlio, ma l’ideale sarebbe pianificare un’interruzione dal lavoro di due o tre settimane, magari rinunciando alle vacanze estive.

Quando le prime due o tre settimane dopo il parto sono ben protette dalla presenza del padre, sarà più semplice organizzare la nuova vita familiare insieme ed evitando lo stress.

Oltre che svolgere questa funzione protettiva, il padre durante il periodo simbiotico partecipa in modo diretto alla vita del neonato e la arricchisce di molte esperienze tattili, olfattive, uditive e visive, facendogli il bagno, ad esempio, o prendendolo in braccio per cullarlo, parlargli, cantare.
Una sufficiente stimolazione tattile proveniente dal padre e dalla madre può essere di grande aiuto per migliorare le relazioni umane.

Al termine del periodo simbiotico, dopo solo due mesi di vita, il bambino è completamente diverso dal neonato che abbiamo ricevuto alla nascita, e sarà quindi necessario fare con lui cose diverse: la madre stessa non è più necessaria nello stesso modo perchè la simbiosi si è conclusa e i due partner devono trovare una nuova modalità di vita in comune. La loro relazione progredisce e porta entrambi ad una maggiore libertà personale.

Il padre, che è presente in modo attivo nella vita del bambino, ne facilita la naturale evoluzione verso l’indipendenza perchè evita un attaccamento troppo forte alla madre.

Al termine del periodo simbiotico si parla di nascita psicologica, perchè si conclude col taglio del cordone ombelicale psicologico che è appunto la simbiosi. E quando la simbiosi finisce, la fiducia di base nell’ambiente deve essere stata raggiunta.

Quando parliamo di “tappe di separazione” utilizziamo un termine che può avere una connotazione negativa, mentre ha una luce assolutamente positiva: ogni livello di separazione è come il passaggio da una porta che permette di entrare in una realtà più bella, ricca ed articolata.

Mentre la vita ha programmato con la più grande attenzione tutte le fasi necessarie allo sviluppo, gli adulti, pieni di buone intenzioni, sembrano fare ogni sforzo per ritardarlo.

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Montessori da 0 a 3 anni: la vita simbiotica nelle prime 6-8 settimane

 

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