Montessori da 0 a 3 anni – IL PARTO E LA NASCITA. Alla fine del settimo mese di gravidanza il bambino ha raggiunto già uno sviluppo che gli consentirebbe la sopravvivenza all’esterno della madre, ed è proprio a partire da questo momento che comincia a “fare le valigie”.
Come si prepara:
– accumula anticorpi materni;
– prepara un riserva di ferro, perchè il latte materno ne è povero;
– accumula grasso sottocutaneo per mantenere la sua temperatura corporea;
– orienta la testa verso il canale del parto;
– intensifica i movimenti per richiamare l’attenzione della madre sulla sua presenza;
– modifica il suo ritmo di sonno-veglia rendendolo simile a quello della madre.
Il bambino sta per arrivare tra noi.
Montessori da 0 a 3 anni – IL PARTO E LA NASCITA
La nascita: un luogo diverso con la stessa persona
E si udì sulla Terra
Mi dissero di un uomo, vissuto nell’oscurità più profonda;
i suoi occhi non avevano visto mai nessun lieve chiarore,
come in fondo a un abisso.
Mi dissero di un uomo, vissuto nel silenzio;
non un rumore, nemmeno impercettibile
era mai giunto al suo orecchio.
Sentii parlare di un uomo che era vissuto
sempre immerso nell’acqua
un’acqua di strano tepore
e che tutt’a un tratto spuntò fuori tra i ghiacci
e spiegò dei polmoni che mai avevano respirato
-lievi sarebbero le fatiche di Tantalo al confronto-
ma visse.
L’aria distese d’un tratto solo i suoi polmoni
ripiegati fin dall’origine.
E allora l’uomo gridò.
E si udì sulla terra
una voce tremante che non si era mai udita
uscire da una gola
che mai aveva vibrato mai.
(Maria Montessori, da Il segreto dell’infanzia).
Il bambino al termine della gravidanza è pronto per entrare nel nuovo ambiente e la nascita gli offre un rapporto diverso e più diretto con la madre, e uno spazio più vasto per le sue esperienze.
Al termine del parto la madre può finalmente incontrare il suo bambino, vederlo e toccarlo; il neonato può sentire in modo diverso la presenza della madre, che già conosce da molto tempo: il luogo è diverso, ma la persona è la stessa. La nascita è per entrambi un continuum di esperienza tra vita prenatale e vita neonatale.
Alla nascita il bambino può contare su punti di riferimento che ha costruito nella vita prenatale: si tratta di memorie speciali. Alcune di queste memorie sono legate alla madre: battito cardiaco, respirazione, voce; altre sono legate al bambino stesso: le sue mani che si toccano la bocca, il movimento degli arti, il contatto del liquido amniotico sulla pelle.
E’ molto importante comportarsi con i neonati rispettando il più possibile i suoi punti di riferimento.
Subito dopo il parto sarebbe fondamentale per il neonato stare tra le braccia della madre e l’ideale sarebbe che mamma e bambino potessero stare, entrambi nudi, sotto una coperta leggera o un lenzuolo, protetti dal calore che sprigiona dai loro corpi dopo la fatica che hanno fatto entrambi.
Appena uscito dalla protezione quasi totale dell’utero, il neonato ci appare incapace di iniziativa propria, mentre in realtà è certamente fragilissimo e bisognoso della massima protezione, ma non è affatto passivo.
Se la nascita è avvenuta senza utilizzo di anestetici, il neonato è al massimo della sua energia vitale e sarebbe in grado di trovare da sé il capezzolo strisciando sul corpo della madre, col cordone ombelicale ancora integro, guidato da una speciale sensibilità olfattiva all’odore inconfondibile che emana il seno materno, unito al forte calore dell’areola.
Ogni neonato di mammifero, quando viene fuori dall’utero, incontra immediatamente la madre e rimane vicino al suo corpo.
Le prime impressioni del nuovo ambiente sono molto rassicuranti perchè esse consistono nella presenza della madre e nella continuazione della relazione con lei.
Montessori da 0 a 3 anni – IL PARTO E LA NASCITA
Alla nascita la relazione madre-bambino deve essere protetta. Si tratta di una relazione che ha aspetti fisici ed aspetti psichici di estrema importanza per tutte e due le persone coinvolte. Le madri avrebbero bisogno di silenzio, presenze discrete, disponibilità all’aiuto rispettosa, per poter mobilitare le potenzialità affettive necessarie ad accettare il vuoto che si è determinato dopo il parto, e ad accogliere il nuovo. Spesso si trova invece in un vortice di festeggiamenti che invadono il tempo e lo spazio del primo incontro col suo bambino, e possono farla sentire sbagliata se prova un po’ di tristezza.
La vita, nella sua saggezza, trasforma immediatamente la separazione della nascita in un nuovo rapporto che tiene ancora strettamente legati madre e bambino, aggiungendo vantaggi per entrambi.
Alla nascita il padre può avere un ruolo importante, sia durante le ore del periodo dilatante, sia nel periodo espulsivo.
La presenza dei padri in sala parto ha un grande valore. Oltre al ruolo di sostegno affettivo, può sostenere la testa e le spalle della madre durante le contrazioni espulsive. La sua presenza e collaborazione è benefica per la madre, e le ricerche dimostrano che il dolore è sentito meno intensamente. Questa comune esperienza genera inoltre in entrambi i genitori molta soddisfazione.
Quando arriva un bambino, la casa diventa da un lato un luogo di crescita, in continuo adattamento alle esigenze di coloro che vi abitano, e dall’altro il territorio che il bambino conquista per gradi.
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Montessori da 0 a 3 anni – IL PARTO E LA NASCITA