Metodo Montessori – Quando il bambino è pronto per l’apprendimento della scrittura?
Metodo Montessori – dopo aver offerto il materiale didattico per lo sviluppo sensoriale, dobbiamo aspettare fino a che nel bambino non si attivino spontaneamente le attività di osservazione e generalizzazione, cioè la capacità di riconoscere gli elementi appresi (ad esempio forme degli oggetti, colore, ruvidità, ecc…) al di fuori dei materiali didattici, negli oggetti quotidiani.
Per cercare di seguire questo principio, in relazione all’apprendimento precoce della scrittura, elenchiamo alcuni semplici giochi e attività che possono darci importanti spunti di osservazione per valutare il momento giusto per iniziare.
Metodo Montessori – Giochi del cieco
Abbiamo nel nostro materiale didattico una scatola nella quale sono collezionati pezzi rettangolari di tessuto in grande varietà: velluto, raso, seta, cotone, lino, ecc… Nella fase di presentazione del materiale sensoriale, il bambino ha imparato la nomenclatura appropriata, ad anche ad aggiungere qualcosa in merito alla qualità (spesso, fine, morbido, ecc..). Quando pensiamo possa essere il momento, possiamo chiamare il bambino, farlo accomodare ad un tavolo da dove possa essere visto anche dai compagni che lo desiderano, bendarlo, e offrirgli le stoffe una per una. Lui le toccherà, le distenderà, le schiaccerà tra le dita e deciderà: “ E’ velluto, seta, panno ruvido”, ecc… Questo esercizio provoca di solito grande interesse generale.
Lo stesso gioco può essere fatto con altri materiali sensoriali usati per classificare pesi, forme, temperatura. Si può anche giocare a distinguere monete di dimensioni diverse, i cubi e i mattoni, i semi secchi come fagioli e piselli.
Metodo Montessori – Disegno Libero
Diamo al bambino un foglio di carta bianco e una matita, dicendogli che egli può disegnare ciò che vuole. L’importanza di questi disegni sta nel fatto che essi rivelano la capacità di osservazione del bambino e mostrano le sue tendenze individuali. In generale, i primi disegni sono informi e confusi ma diventano a poco a poco più comprensibili, rivelando i progressi che il bambino fa nell’osservazione delle forme attorno a lui. E, dato che il bambino disegna ciò che vuole, la sua scelta ci rivela quali sono gli oggetti che maggiormente attraggono la sua attenzione.
Metodo Montessori – Disegni da colorare
Questi disegni sono molto importanti in quanto costituiscono la preparazione per la scrittura. Gli esercizi consistono nel colorare con le matite colorate un disegno tracciato con la matita nera. Può trattarsi di oggetti coi quali il bambino ha familiarità a casa, a scuola, in giardino.
Il bambino deve scegliere i colori, e nel farlo ci mostra se ha osservato i colori delle cose che lo circondano.
Queste attività rivelano la capacità del bambino in materia di osservazione dei colori, come il disegno libero ci ha mostrato fino a che punto sa osservare le forme negli oggetti che lo circondano.
I bambini sono lasciati completamente liberi nel loro lavoro. Se, ad esempio, colorano un pollo di rosso o una mucca di verde, questo dimostra che non hanno ancora sviluppato la loro capacità di osservazione.
Metodo Montessori – Modellaggio libero
E’ un esercizio analogo a quello del disegno libero e del disegno da colorare. Qui il bambino fa ciò che vuole con l’argilla, quindi plasmerà gli oggetti che si ricorda più distintamente e che lo hanno colpito più profondamente.
Diamo al bambino un vassoio di legno contenente un pezzo di argilla, e attendiamo il suo lavoro. Spesso questi lavori riproducono, con minuziosità sorprendente, oggetti che i bambini hanno visto. Spesso si tratta di oggetti di casa, soprattutto mobili da cucina, brocche, pentole, e padelle. A volte, una semplice culla contenente un fratellino o una sorellina. In un primo momento è necessario porre descrizioni scritte su questi oggetti, come si deve fare per i primi disegni liberi; più tardi, tuttavia, i modelli sono facilmente riconoscibili.
Questi modelli in argilla sono materiale molto prezioso per l’insegnante: aiutano a chiarire le differenze individuali, ma soprattutto sono importanti come segni del grado di sviluppo del bambino, e sono quindi guide preziose per decidere se e come intervenire.
I bambini che in questo lavoro si rivelano buoni osservatori, si dimostrano attivi nel processo che va dalla sensazione al concetto astratto e saranno tra le altre cose maturi per essere avviati alla scrittura spontanea.
I bambini il cui lavoro rimane informe e indefinito, probabilmente necessitano di esercizi coi materiali sensoriali per stimolare la loro capacità di attenzione verso gli oggetti che li circondano.
Metodo Montessori – Gioco del rettangolo
L’analisi geometrica delle figure non è adatta ai bambini molto piccoli, ma la Montessori ha messo a punto il gioco del rettangolo.
Il rettangolo è il piano di un tavolo, e il gioco consiste nell’apparecchiare la tavola per un pasto con stoviglie giocattolo: piatti, scodelle, zuppiera, saliere, bicchieri, caraffe, coltellini, forchette, cucchiai, ecc… Si chiede al bambino di apparecchiare la tavola per sei, mettendo due posti su ciascuno dei lati lunghi, e un posto su ciascuno dei lati più corti. Poi si dice di mettere la zuppiera al centro del tavolo, questo tovagliolo in un angolo, questa scodella al centro del lato corto, ecc…
Poi ci si ferma. si osserva la tavola col bambino, e si può ancora dire: “Manca qualcosa in questo angolo, serve un altro bicchiere da questa parte, ecc…”. E ancora “Ora vediamo se abbiamo messo tutto sui due lati più lunghi.”, “E’ tutto pronto sui due lati più corti?”, “C’è qualcosa che manca ai quattro angoli? “
Non possiamo procedere ad un’analisi più complessa di questa, prima dell’età di sei anni, ma se insegnò queste idee poi saranno certamente in grado di imparare.
Metodo Montessori – Perchè insegnare a scrivere, e a partire dal corsivo, a quattro anni?
Secondo la Montessori esiste una relazione importantissima e sempre poco considerata, tra apprendimento della lingua scritta e linguaggio verbale. E dovette insistere molto su questi concetti, perchè ai suoi tempi che un bambino imparasse a scrivere prima dei sei – sette anni era qualcosa di inaudito. Il linguaggio scritto, osservò può essere considerato da due punti di vista:
1. come un linguaggio di grande importanza sociale, che si aggiunge al linguaggio verbale allo scopo di offrire uno strumento necessario ai rapporti con i propri simili.
2. si può vedere uno stretto rapporto tra linguaggio verbale e scritto, e in questo rapporto cogliere la possibilità di utilizzare la lingua scritta per perfezionare la lingua parlata.
Il meccanismo del linguaggio verbale è un antecedente necessario delle attività psichiche superiori che dovranno utilizzarlo. Ci sono due periodi dello sviluppo del linguaggio: uno inferiore, che prepara il sistema nervoso e i meccanismi che mettono in relazione tra loro canali sensoriali e canali motori; uno superiore, dato da un aumento delle attività intellettive, che vengono esteriorizzate attraverso il linguaggio stesso.
Il linguaggio scritto è lo strumento indispensabile dell’educazione intellettuale, perchè fissa le idee degli uomini e permette la loro analisi e la loro assimilazione, ma prima ancora ha il compito di fissare le parole che rappresentano dati della percezione, e di analizzare i suoni che le compongono.
L’apprendimento del linguaggio scritto è molto più semplice di quello verbale, e scrivere è in particolare sorprendentemente semplice. I movimenti della scrittura sono molto più semplici di quelli necessari per la parola, e vengono eseguiti da grandi muscoli, tutti esterni, su cui possiamo agire direttamente stabilendo meccanismi psico-motori. Questo è ciò che viene fatto col metodo Montessori.
Il bambino di tre o quattro ha già da tempo iniziato il suo percorso di sviluppo della lingua parlata, e lo sta perfezionando grazie alle sue percezioni degli stimoli esterni. Se non sente perfettamente le parole, in tutti gli elementi che le compongono, può avvenire che le pronunci male, proprio a causa di un’errata percezione uditiva.
Il linguaggio deve perciò essere materializzato e reso stabile, e da qui secondo la Montessori la necessità della parola scritta, rappresentata da segni grafici.
Fasi del metodo Montessori per l’apprendimento precoce della scrittura
PRIMO PERIODO (Preparazione specifica all’uso della matita): incastri metallici
SECONDO PERIODO ( memoria muscolare, tattile e visiva dei movimenti necessari alla scrittura): alfabeto tattile minuscolo
TERZO PERIODO (composizione delle parole): alfabeto mobile minuscolo contenuto in una scatola a scomparti, e in aggiunta la serie dell’alfabeto tattile per le maiuscole, e la serie dell’alfabeto mobile (sempre per le maiuscole). Nella terza fase del metodo, cioè nella fase di composizione delle parole, è inclusa l’analisi delle parole stesse e non solo dei segni: il bambino infatti divide la parola, di cui conosce il significato, in suoni e sillabe. In altre parole, mentre pronuncia i suoni per stimolo visivo, si introduce lo stimo uditivo che contribuisce al perfezionamento della pronuncia della parola.
Questi tre periodi riassumono l’intero metodo, e il loro significato è chiaro: le abilità psicofisiche necessarie per l’apprendimento della scrittura vengono preparate separatamente e con grande attenzione. I movimenti muscolari necessari alla realizzazione dei segni delle lettere sono preparati a parte, e lo stesso vale per la manipolazione dello strumento della scrittura. La composizione delle parole, inoltre, si riduce ad un meccanismo psichico di associazione tra immagini sentite e viste.
E poi arriva il momento in cui il bambino, senza pensarci, riempie le figure degli incastri metallici con linee orizzontali e verticali fluide e regolari; un momento in cui tocca le lettere dell’alfabeto tattile con gli occhi chiusi; un momento in cui la composizione delle parole diventa un impulso spontaneo.
Ora è vero che dopo questo percorso il bambino non ha ancora mai scritto, ma è anche vero che ha imparato tutti gli atti necessari alla scrittura. Il bambino che, quando sotto dettatura, non solo sa come comporre la parola, ma subito abbraccia nel suo pensiero la sua composizione nel suo insieme, sarà in grado di scrivere. Ora ha tutti gli strumenti, e bisogna soltanto attendere che, da un momento all’altro, avvenga l’esplosione spontanea della scrittura, dettata esclusivamente da un suo impulso .
La scrittura, inoltre, è appresa in tempi così rapidi perché cominciamo ad insegnare solo a quei bambini che mostrano desiderio per essa, o attenzione spontanea alla lezione data ad altri bambini; alcuni imparano senza aver mai ricevuto alcuna lezione, solo attraverso l’ascolto della lezione data agli altri. In generale, tutti i bambini di quattro sono intensamente interessati a scrivere, e sono particolarmente entusiasti di tracciare le lettere di carta vetrata. Il tempo medio che intercorre tra la prima prova degli esercizi preparatori e la prima parola scritta, per i bambini di quattro anni, va da un mese ad un mese e mezzo. Con i bambini di cinque anni, il periodo è molto più breve, di circa un mese.
Questo per quanto riguarda il tempo necessario per l’apprendimento. Per quanto riguarda l’esecuzione, i bambini scrivono bene dal momento stesso in cui cominciano: la forma delle lettere, ben arrotondata e fluente, è sorprendente nella sua somiglianza alla forma dei modelli di carta vetrata. I bambini, spontaneamente e con una sicurezza incredibile, scrivono parole intere senza sollevare la penna e mantenendo perfettamente l’inclinazione delle lettere. Troppo spesso, infatti, la calligrafia viene insegnata in un’età in cui tutti i difetti si sono già affermati, e quando il periodo fisiologico in cui la memoria muscolare è pronta, è stato superato.
Per quanto riguarda invece i difetti e le imperfezioni del linguaggio verbale, questi sono in parte dovuti a cause organiche, ma in parte sono collegati a difetti funzionali acquisiti nel periodo della formazione del linguaggio; sono errori acquisiti dal bambino che ascolta in modo non perfetto le parole pronunciate, o che effettivamente sente pronunciate male attorno a lui. Nel primo caso la causa risiede nell’individuo, nel secondo caso la causa trova al di fuori. Tra le attività consigliate per correggere tali difetti, mettiamo: gli esercizi di silenzio, che preparano i canali nervosi del linguaggio a ricevere nuovi stimoli; la pronuncia distinta da parte del maestro (esercizi di nomenclatura) di poche parole (soprattutto nomi, che possono essere associati a un’idea concreta), durante ogni lezione; e anche la scrittura, che porta il bambino ad analizzare i suoni della parola ed a ripeterli separati.