Holding: tenere il neonato tra le braccia. Tutte le cure materne verso il neonato si svolgono per mezzo di azioni che richiedono di prenderlo in braccio e di toccarlo con le mani, ma per holding si intende qualcosa di più del semplice fornire un sostegno fisico al suo corpo.
Per il bambino stare tra le braccia della madre significa essere accettato; tra le sue braccia riceve l’informazione che c’è un posto sicuro nel nuovo ambiente, dove si può vivere senza alcun pericolo. Questa informazione gli arriva se la madre si identifica con lui, comprende i suoi desideri e risponde ad essi come se fossero i propri.
L’holding ricostruisce un’unità madre-bambino simile a quella della gravidanza.
Un modo molto speciale di tenere in braccio il bambino è il momento dell’allattamento, se si fa il passaggio dal tenere il bambino solo per farlo mangiare, al tenerlo per stare in intimità con lui, per vivere il rapporto d’amore che c’è tra noi e lui, per condividere l’affetto e il piacere del contatto. Questa occasione che si ripete più volte al giorno, giorno dopo giorno, costruisce nel bambino il suo programma base per la capacità di amare come adulto.
Il programma base per la capacità di amare futura è positivo se il bambino ha ricevuto informazioni corrette rispetto allo stare insieme alla persona che si ama e dalla quale si è amati, cioè se c’è:
– attaccamento senza violenza;
– intimità senza perdita di identità;
– accettazione;
– rispetto.
E’ estremamente difficile poter vedere la connessione che esiste tra la difficoltà di amare dell’adulto e ciò che è avvenuto all’inizio della sua vita, cioè come è stato tenuto in braccio da sua madre, eppure sappiamo tutti che non sempre i bambini ricevono informazioni positive per la costruzione del proprio programma base.
“E’ frequente che i genitori si lamentino perchè i bambini piangono, e che si chiedano come si può calmare e far smettere il pianto di un bambino. La risposta è questa: i bambini soffrono di inedia mentale ed hanno ragione. Sono mentalmente denutriti, tenuti prigionieri in spazi limitati e pieni di ostacoli per l’esercizio delle loro facoltà. L’unico rimedio al pianto dei bambini è farli uscire dalla loro solitudine e permettere loro di entrare nella società.” scrive Maria Montessori nel 1949, ed è ancor oggi difficile far accettare la visione dei neonati come esseri umani molto intelligenti e con una mente ben funzionante.
Quando teniamo in braccio un bambino, dobbiamo essere consapevoli di avere tra le braccia un progetto di vita speciale, che ha bisogno del nostro aiuto per svilupparsi in modo completo. Nel tenere il bambino dobbiamo essere capaci di trasmettergli la nostra gioia per questo momento di intimità con lui, il nostro amore, il nostro rispetto, la nostra ammirazione per la sua umanità.
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Holding: tenere il neonato tra le braccia