Geografia Waldorf – I punti cardinali: il racconto dei quattro angeli e del nastro d’argento. Questo racconto è un vero classico nelle scuole steineriane; non si conosce l’autore e, a differenza di altri racconti proposti nella guida, mitigare la presenza degli elementi simbolici antroposofici è praticamente impossibile. Lo condivido così com’è, felice di poter soddisfare la richiesta di alcune lettrici…

Dio Padre, il quarto giorno, creò il sole, la luna e le altre luci del cielo, ma inizialmente tutti questi pianeti erravano senza ordine e senza disegno nell’immensità celeste, e nessuno di loro conosceva la propria via e il proprio cammino.

 Allora Dio Padre disse agli angeli: “Intonate il vostro canto più armonioso, in modo che in tutto il mondo, nelle altezze e nelle profondità, risuoni la vostra voce!”

Gli angeli fecero come Dio Padre aveva detto, e gli spazi celesti echeggiarono di quel canto. Nessuno poteva restare indifferente a quel suono meraviglioso che si propagava ovunque come una brezza leggera e profumata.

Tutte le stelle si misero in ascolto, e ascoltando presero a danzare nell’immensità del cielo ed a comporsi in immagini e figure di straordinaria bellezza.

Questo piacque molto a Dio, e quando gli angeli terminarono il loro canto, chiese alle stelle di rimanere così, in gruppi composti e ordinati, e di continuare a danzare così, al suono della loro stessa musica, la musica delle sfere.

A quel tempo il giorno e la notte non erano ancora separati.

Allora Dio Padre chiamò quattro dei suoi angeli e disse loro: “Disponetevi nella vastità del cielo, in modo da lasciare la terra in mezzo a voi, nel centro, e da potervi guardare l’un l’altro negli occhi, a due a due”.

Gli angeli si affrettarono ad obbedire al volere di Dio Padre, e quando ebbero preso i loro posti alle quattro estremità del mondo, spalancarono le braccia, ed ognuno sorrise all’angelo fratello che gli stava di fronte.

E il loro sorriso fece nascere dal loro cuore un bel raggio d’argento, teso dall’uno all’altro.

Aleggiò sulla terra una croce d’argento grande quanto il cielo.

Il primo angelo indossava una magnifica veste gialla, l’aria attorno a lui profumava di violetta.

Dio Padre disse: “Sia affidata alle tue mani ogni forza giovane e fresca, ed ogni risvegliarsi dall’oscurità del sonno. Dona la tua forza alla terra e ai suoi esseri. Proteggi il mattino e tutto ciò che vi è in esso. II punto del cielo dove tu ti trovi si chiami LEVANTE, o EST.

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Poi Dio Padre si rivolse all’angelo che stava di fronte all’angelo del Levante.

Era un bellissimo angelo viola, circondato da un buon profumo di lavanda e calendula. Gli disse: “Tu regalerai al mondo la pace dopo la fatica e il riposo dopo il duro lavoro, il crepuscolo dopo il chiarore accecante. Il tuo regno sarà la sera, e la parte del cielo in cui starai si chiamerà PONENTE, o OVEST”.

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Poi Dio Padre si avvicinò al terzo angelo, che come i primi due se ne stava con le sue ali lucenti e la sua bella veste rossa al margine del cielo, proprio là dove cielo e terra si toccano.

Gli disse: “Alzati in volo dal luogo dove stai per un tratto. Devi guardare la terra dall’alto”:

Con un leggero fruscio e batter d’ali, l’angelo si sollevò verso il luogo che Dio Padre gli aveva indicato. Dio Padre allora gli disse: “Alle tue mani è affidata la pienezza della luce e del calore. Devi darla alla terra fra la mattina e la sera. Sii il custode dell’alto, dorato giorno. La parte del cielo che tu governi sia chiamata MEZZOGIORNO, o SUD.

Dio Padre si rivolse poi all’ultimo dei quattro angeli, uno splendido angelo vestito di bianco e circondato da una dolce atmosfera blu.

Gli disse: “Tu devi discendere tanto quanto tuo fratello si è alzato nel mezzogiorno”.

L’angelo obbedì rapidamente.

Allora Dio Padre gli disse: “Tu porterai in dono alla terra l’oscurità e la frescura. Manderai alla buona terra e a tutti gli esseri che la popolano il beneficio del sonno ristoratore e dei sogni buoni. Ciò che è stanco e spossato per la luce e la lunga veglia sarà rafforzato e ristorato grazie a te. Il tuo regno sarà la notte e la tua parte di cielo si chiamerà MEZZANOTTE, o NORD”.

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Quando Dio Padre ebbe indicato ai quattro angeli il loro posto ed il loro compito, essi si inchinarono davanti a lui e lo ringraziarono col cuore colmo di gioia.

Allora Dio Padre si rivolse al sole e gli disse: “D’ora in poi, caro Sole, dovrai viaggiare tra questi angeli. Levati dall’orlo del cielo, presso l’angelo del Levante, innalzati fino al Mezzogiorno, poi voltati in giù verso la sera finchè presso l’angelo del Ponente giungerai a toccare ancora l’orlo del cielo. Infine sprofondati giù giù fino all’angelo della Mezzanotte e ristorati nel suo regno come tutti gli altri esseri. Poi torna ad alzarti a Levante, con forza rinnovata”.

Il Sole ringraziò Dio Padre, che gli aveva donato una via da seguire ed una meta, e con i suoi raggi si mise in cammino.

Furono così donati alla terra il mattino e la sera, il giorno e la notte.

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