Il naso
Il naso è l’organo dell’olfatto. L’olfatto ha la sua sede in una zona delle fosse nasali, che, per il suo colore giallo, è detta pituitaria gialla. Qui giungono le terminazioni del nervo olfattivo. Perchè una sostanza possa dare sensazioni olfattive è necessario che sia allo stato gassoso o emani vapori.
Il gusto
Con la lingua e il palato senti il gusto delle buone pietanze che la mamma ti prepara, il dolce dello zucchero, il sapore delle caramelle.
La lingua
Non essere troppo goloso! Il palato e la lingua ti permettono di gustare il sapore degli alimenti che soddisfano la tua fame e delle bevande che ti dissetano. Ti avvertono anche di ciò che può esserti dannoso: ma anche mangiare quando non si ha più fame e bere quando non si ha più sete può ugualmente far male.
La lingua
La lingua è l’organo del gusto. Essa distingue i sapori dei cibi e delle bevande, o comunque di qualsiasi sostanza disciolta dalla saliva o da un altro liquido, mediante le papille gustative, cioè delle piccole escrescenze a forma di fili sottili o di funghetti. Con la vecchiaia, il numero delle papille gustative tende a diminuire. Le sostanze che danno sapori sono dette sapide, le altre insipide.
La lingua occorre alla formazione del suono e quindi della parola, alla masticazione e alla deglutizione dei cibi.
Il tatto
La tua pelle è sensibile. Con essa senti il liscio del vetro, il freddo del ghiaccio, la morbidezza del velluto, la forma di un oggetto. La tua pelle è l’organo del tatto.
La mano
Le mani sono la prima amica dell’uomo, sono strumento della civiltà. Le mani impugnarono le selci e rami divelti dagli alberi per difendere l’uomo dalle fiere, con le mani essi fecero le armi primitive, le rozze vesti di pelli di animale, gli utensili più necessari alla vita.
Accesero il fuoco, forgiarono con esso i metalli, governarono il remo e il timone, domarono e guidarono il cavallo selvaggio. Poi costruirono le case, le zattere, i ponti, i carri; e l’uomo valicò i fiumi, passò di terra in terra, cercando pane e campi. (A. France)
Il tatto
E’ un senso prezioso che si trova diffusissimo in ogni parte del corpo. Ti avverte del caldo e del freddo, di ciò che è morbido e ruvido, di ciò che è duro e molle. E’ una sentinella che ti segnala i pericoli perchè il tuo corpo non debba soffrire: è un prezioso strumento che ti aiuta nelle piccole o grandi necessità quotidiane. Nei polpastrelli delle dita il tatto diventa spesso un sensibilissimo strumento di lavoro.
La pelle
La pelle non è soltanto un importante tessuto di rivestimento del nostro corpo. Essa , tra l’altro, ci permette di sentire il mondo esterno. Immagina di essere bendato, di non poter avvertire ne suoni, ne odori, ne sapori. Quante cose potresti sapere del mondo esterno? Intanto, se una cosa qualunque ti toccasse mentre stai immobile, tu la sentiresti, sapresti se quella che ti striscia sul volto è una superficie liscia o ruvida, eccetera; se, poi, tu mettessi in moto le mani, quante informazioni potresti raccogliere sulle cose che stanno intorno a te! Questo perchè su tutta la pelle, e specialmente sui polpastrelli delle dita, ci sono delle papille dette tattili, che sono appunto organi del senso del tatto. Questi organi non sono localizzati in una parte del corpo, ma sparsi da per tutto.
Ma tu, bendato, con orecchi e narici otturati, potresti sapere altre cose del mondo intorno a te: se è caldo o freddo, ad esempio, e se qualcosa ti punge potresti sentire dolore. Accanto a quelle del tatto, vi sono dunque altre papille: quelle che ricevono le sensazioni del caldo e del freddo, e quelle che avvertono le sensazioni di dolore, prurito, ecc…
Il tatto e gli altri sensi presenti nella pelle sono molto importanti. Però non ci danno informazioni su cose distanti dal nostro corpo.
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