Dettati ortografici GLI INSETTI – Una raccolta di dettati ortografici, letture e materiale didattico sugli insetti, di autori vari, per la scuola primaria: farfalle, grilli, maggiolini, formiche, mosche, api, vespe, ecc…

Visite
Nel mio studio capitano spesso animali, ma non mi viene mai l’idea di interrogarli. Domenica passata, ad esempio, venne a trovarmi un bellissimo esemplare di locusta nasuta, lunga e snella come un levriero dei prati, d’un verde così delicatamente graduato e sfumato che non l’ottengono, credo, neppure in una scuola di tintoria. Volle girare tutta la stanza, a forza di salti e, a un certo punto, si posò anche sulla mia spalla. In capo ad un paio d’ore, sparì. Visite ne ricevo tutti i giorni. Vengono specialmente i vesponi, con quel loro bustino settecentesco a strisce d’ebano e di zafferano, e si divertono a dare dei gran colpi sulle costole dei libri. E ora, mentre scrivo, una formica smarrita attraversa, trepidante, la mia pagina bianca, e vista un po’ dall’alto sembra un fratino sopra un nevaio.
(G. Papini)

Gli insetti
Se gli insetti non avessero dei potenti nemici, in breve distruggerebbero tutto: piante, semi, foglie, frutta, radici. Ma, fortunatamente, gli insetti se ne nutrono, le rane fanno loro una caccia spietata e altri animali insettivori aiutano l’uomo in quest’opera di distruzione,

I nemici degli insetti
Primi fra tutti sono gli uccelli che, alla fine della loro giornata, hanno divorato migliaia e migliaia d’insetti. Dobbiamo essere grati anche al rospo che, pur così sgraziato e maldestro, è un abilissimo cacciatore di bruchi, di farfalline, mosche e moscerini. Bravi insettivori sono le lucertole, le rane, che fanno del loro meglio per liberarci dagli sgraditi ospiti. Esistono anche insetti divoratori d’insetti e, quindi, utili, quali il formicaleone, la coccinella e molti altri.

Gli insetti
Se osservate un insetto che avete a portata di mano, potrete notare che ha il corpo distintamente diviso in tre parti: capo, torace e addome. Nel capo ci sono gli occhi, le antenne, e l’apparato boccale. Quest’ultimo varia secondo il modo con cui l’insetto si nutre. Le zampe sono sei. Spesso l’insetto è fornito di ali. Respira a mezzo di trachee, tubicini che da una parte aspirano l’aria e dall’altra la ramificano dentro il corpo.

Gli insetti
Non vi è luogo solitario, non ciuffo d’erba, non zolla o minuscolo anfratto del terreno, non crepa fra rocce o ferite di corteccia, che non vibri del fremito, talvolta inavvertito, degli insetti. Minuscoli esseri, essi trovano asilo e dimora ovunque la terra offra una minima possibilità di vita.
Piccoli, ma nella varietà e bellezza delle forme, nella mirabile struttura dei loro organi, nella loro vitalità presso che indistruttibile, sono anch’essi testimonianza di una divina presenza, creatrice e ordinatrice del tutto.
(G. G. Moroni)

Gli insetti
Tra le tante classi di animali rappresentate sulla terra, quella degli insetti è la più ricca. Gli insetti vivono dovunque: nelle regioni fredde e in quelle calde. Si nascondono nel suolo, invadono le case, svolazzano e volano, si arrampicano, saltano, si moltiplicano nell’erba, nei cespugli, sugli alberi, sotto le pietre, nelle cortecce delle piante.
Alcuni vivono persino nella neve e nel ghiaccio, altri stanno perfettamente a loro agio nell’acqua caldissima e nei crateri dei vulcani.
(Verril)

Insetti terribili
L’Australia ha un campionario di insetti, che formano una specialità del paese: formiche saltatrici, formiche che vivono in grattacieli di propria fabbricazione, formiche che rodono lamiere temperate, perchè schizzano un acido ossidante che permette loro di scavarsi una galleria e di penetrare all’interno di una cassa corazzata e di distruggere il contenuto con tutta comodità. In quel continente nuovissimo non son rare le mosche che depongono le uova tra i peli degli ovini, e neppure zanzare che rendono assolutamente inabitabili le zone palustri. Le cavallette sono capaci di distruggere il lavoro agricolo di anni in altrettanti minuti. (H. Van Loon)

Gli insetti

Non vi è luogo solitario, non ciuffo d’erba, non zolla o minuscolo anfratto del terreno, non crepa fra rocce o ferita di corteccia, che non vibri del fremito, talvolta inavvertito, degli insetti.
Minuscoli esseri, essi trovano asilo e dimora ovunque la terra offra una minima possibilità di vita.
Piccoli, ma nella varietà e bellezza delle forme, nella mirabile struttura dei loro organi, nella loro vitalità indistruttibile, sono anch’essi testimonianza di una divina presenza, creatrice ed ordinatrice del tutto.

Gli insetti

Gli insetti sono animali invertebrati, cioè senza ossa. Hanno il corpo diviso in tre parti: capo, torace e addome; essi sono dotati di tre paia di zampe e, generalmente, di due paia di ali.
Gli occhi degli insetti sono composti, cioè formati di tanti occhietti; sul capo sporgono le antenne, con le quali sentono ostacoli e pericoli. La bocca varia secondo il modo con cui l’animale prende il nutrimento; può quindi essere adatta a masticare, a lambire, a succhiare o a pungere. Gli insetti respirano per mezzo di trachee: tubicini che da una parte respirano l’aria, dall’altra si ramificano dentro il corpo. Essi sono ovipari; dall’uovo non esce l’insetto perfetto, ma un vermiciattolo detto larva, che poi si trasforma in ninfa o crisalide, e infine in insetto. Tali trasformazioni si dicono metamorfosi.

Gli insetti

Sono animaletti molto piccoli. Alcuni di essi volano, come le belle farfalle dalle ali colorate, le libellule sottili, le api che fanno il miele e la cera e vivono negli alveari, le fastidiose mosche e zanzare che trasmettono le malattie. Altri insetti camminano, come le formiche che vivono nei formicai; altri saltano, come le pulci e i pidocchi, insetti piuttosto antipatici, o come gli insetti dei campi, i grilli e le cicale, le cavallette e i  maggiolini; altri strisciano come i bruchi e come gli utilissimi bachi da seta.

La metamorfosi degli insetti

Gli insetti, prima di diventare adulti, compiono una metamorfosi, cioè una trasformazione. Quando l’uovo si schiude esce fuori un baco molliccio, detto bruco o larva. Successivamente, dopo essersi chiuso in un bozzolo, il bruco diviene insetto perfetto somigliante ai propri genitori.

Insetti utili e dannosi

Gli insetti che, specialmente nella bella stagione, vedi volare sui fiori, dalle bellissime farfalle al minuscolo moscerino, dalla cavalletta fornita di lunghe zampe al lucente scarabeo chiuso nella corolla di una rosa, sono, in genere, dannosi all’uomo. Esistono tuttavia molte eccezioni. L’ape e il baco da seta, ad esempio, danno all’uomo prodotti utili: il miele e la seta.
La formica rufa distrugge quel parassita dei boschi che è la processionaria dei pini.
E poi c’è un’eccezione che vale per tutti. Gli insetti, infatti, volando di fiore in fiore, trasportano il polline dall’uno all’altro, permettendo così al fiore di trasformarsi in frutto.
Purtroppo alcuni insetti sono dannosi all’uomo; infatti con la loro puntura gli trasmettono delle gravi malattie. Fra questi tu conosci certamente la zanzara anofele che fa ammalare l’uomo di malaria. E altri, che non hanno il triste privilegio di far ammalare gli uomini, sono ugualmente dannosi perchè distruggono i raccolti.
Se uno sciame di cavallette cala sopra un campo di grano, dopo poco, su quel campo, non resta più una spiga di frumento, non resta più un filo d’erba.
La forza degli insetti è soprattutto nel loro numero sterminato: essi, infatti, si trovano dappertutto, dalle desolate terre del Polo alle foreste vergini dell’Equatore.

Alleati e nemici del contadino

E’ una meravigliosa mattina di primavera. Il contadino si aggira nella sua proprietà e osserva con soddisfazione i primi frutti della sua fatica. Nello sguardo del contadino c’è una grande speranza, ma anche una certa apprensione. Andrà tutto bene? Non ci saranno sorprese all’ultimo momento? Sono state prese tutte le precauzioni per evitare anche il più piccolo inconveniente?
Mentre il contadino passeggia e osserva, un’altra vita si svolge intorno a lui. Una vita minuscola, intensa, anche se appena appena percettibile. Si sente nell’aria un fruscio d’ali; osservando la terra si vede qualcosa muoversi velocemente. Migliaia e migliaia di minuscoli esseri volano nell’aria, si posano sui fiori degli alberi, scavano nella terra, fabbricano i loro nidi nelle radici delle piante. Ma migliaia e migliaia di altri piccoli esseri sono pronti a sferrare il loro attacco contro questi animaletti che vivono danneggiando enormemente il raccolto. La loro vita si svolge così: lotte, attacchi, contro attacchi, difese, e questo da secoli. E ogni anno il risultato del raccolto dipende anche dall’esito di queste terribili e minuscole battaglie.
Intorno agli alberi in fiore ci sono innumerevoli farfalline variopinte. E’ piacevole guardare il loro volo elegante e allegro. Ma il contadino osserva preoccupato questo leggiadro vibrare d’ali. In estate, quando al posto dei fiori i rami porteranno i frutti, le mele, le susine, le pesche, avranno, nella loro polpa, un piccolo verme roseo. Infatti queste farfalline depongono le loro uova tra i fiori degli alberi, e quando dalle uova usciranno i piccoli vermi, questi si alimenteranno con la dolce polpa dei preziosi frutti. Quando saranno divenuti farfalla, cominceranno a posarsi sui fiori, a cibarsi del nettare e, a loro volta, deporranno le uova che daranno vita ad altri piccoli vermi rosei, devastatori dei frutteti.
Tra i ciuffi d’erba e le piante di grano, assistiamo spesso ai salti acrobatici delle cavallette. E’ nota la voracità di questi insetti che in breve tempo annientano le fatiche di interi mesi di lavoro agricolo. Si nutrono delle foglioline dell’insalata, rosicchiano le radici degli ortaggi. Ma la cavalletta nostrana, che in fondo è un animale semplicione e ingenuo, si combatte abbastanza facilmente. Ben più nocive sono le locuste migratorie dei paesi caldi (Africa, Sudamerica) dove questo tipo di cavallette, spostandosi a milioni in un’unica direzione, distruggono in brevissimo tempo con la loro voracità i raccolti di intere popolazioni. Per la sua lotta contro le cavallette, il contadino ha un’alleata naturale: la mantide religiosa. E’ un affascinante insetto. Ha un musino sottile, un corpo grazioso ed elegante; tiene le zampe anteriori raccolte e piegate sul petto. Sembra proprio una piccola santa in preghiera.
Vicino a lei una cavalletta ammira incantata quel santo contegno. Ma mentre è al colmo dell’ammirazione, un uncino formidabile l’afferra a metà del corpo e la tiene in una morsa strettissima. Una zampa le torce il collo completamente. La santa si è mutata in un brigante della peggior specie: assale i viandanti, li uccide e se li mangia.
Nei frutteti e, in modo particolare, nelle pinete, alcune farfalle dai colori tenui e armoniosi si posano, dopo un breve volo di ispezione, sui rami. Sono le processionarie. La farfalla depone se uova raggruppate in piccoli cilindri che ne contengono  dalle cento alle centocinquanta. Verso la fine di agosto nascono i bruchi che cominciano a rodere le foglie. Dove passano lasciano un sottile filo simile alla seta, in modo da formare una ragnatela che viene ingrandita sempre più fino a formare un vero e proprio nido a forma di pera rovesciata. Dentro il nido i bruchi passano l’inverno e in primavera escono dal loro rifugio per dirigersi in fila indiana verso gli alberi vicini dove riprendono la loro opera distruttrice. Per fortuna anche questa volta l’uomo ha un amico: anzi, parecchi minuscoli amici: piccole mosche, vespette  che vivono da parassiti sul corpo dei bruchi nutrendosi delle sostanze vitali di questi insetti che in breve tempo muoiono.
Anche le formiche, questi industriosi architetti che tante volte abbiamo ammirato mentre costruivano le loro piccole ma perfette città sotterranee, sono un pericolo che il contadino considera con un certo timore. Nelle loro scorribande sotterranee si nutrono di sostanze vegetali, di piccole parti di radici.
Ma ecco un altro alleato: è un animale molto simile alla libellula. Il suo volo, però, è assai più debole e le sue ali sono meno lunghe ed eleganti. E’ il formicaleone. Una particolarità di questo animaletto è che, quando è adulto, il suo corpo odora di rose. Particolarmente interessante è la larva del formicaleone. E’ un vermiciattolo di colore grigio rossastro; le zampe anteriori sono divaricate in avanti, le posteriori sono strette al corpo così che l’animale cammina all’indietro. Scava nella terra, con la testa, una buca a forma di imbuto. Vi si nasconde dentro e attende il passaggio della vittima (è ghiotto di formiche e da ciò gli deriva il nome), la afferra con le mandibole, la divora e butta fuori dal buco le spoglie.
Naturalmente, oltre a questi animali che hanno caratteristiche più spiccate, ve ne sono altri che, pur essendo più comuni e meno interessanti , svolgono attivamente il loro compito di alleati dell’agricoltore: i ricci, le talpe che scavano profonde tane nella terra e si nutrono di tutti quegli insetti che vivono a spese delle colture. Per finire, una particolare menzione la meritano tutti quegli imenotteri che, deponendo le uova dentro il corpo dell’insetto devastatore, fanno in modo che la larva si nutra delle viscere dell’insetto stesso che in breve tempo sarà distrutto.

Ad ogni alitar di vento

Ad ogni alitar di vento tremano le corolle leggere, oscillano le ricche infiorescenze, le spighe e le foglioline minute hanno brividi leggeri; e il muro, il severo, l’aspro muro, è percorso continuamente da impeti di gioia, è rallegrato da sussurri fecondi.
Dalle screpolature dove più batte il sole, fa capolino la lucertola; sotto le foglie fresche ed umide lavorano i millepiedi, i glomeri, le formiche, le chioccioline e le lumache, mentre da una corolla all’altra passano frettolosi i bombi, le farfalle, i moscerini, e il paziente regno dei muri vigila la sua tela fitta come un tulle e gonfia al pari di una vela.
(P. Boranga)

Gli afidi
Ognuno conosce gli afidi o pidocchi  delle piante, ma chi di noi può concepire che da uno solo di tali minuscoli esseri devino 6000 milioni di altri afidi durante la bella stagione? Logicamente, se questo potesse accadere, e l’aumento della popolazione degli afidi fosse senza freni, in breve la vegetazione del mondo intero sarebbe distrutta. Però, fortunatamente per l’uomo e per la terra, gli afidi, come quasi tutti gli altri insetti, hanno innumerevoli nemici che senza posa li divorino.
(A. Verrill)

Gli insetti
Fra le tante classi di animali rappresentate sul nostro pianeta, quella degli insetti è la più ricca. Multiformi e multicolori, tali esseri vivono nelle regioni artiche alle antartiche, all’equatore ed in ogni ambiente. Essi si nascondono nel suolo, nuotano, invadono le case, svolazzano e si moltiplicano nell’erba, nei cespugli e sugli alberi. E’ certo che qualcuno vive persino nella neve e nel ghiaccio, mentre altri sono perfettamente a posto nell’acqua caldissima che sgorga dalle correnti termali e nei crateri dei vulcani.
(A. Verrill)

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