Copioni per recite – La bambina con la lanterna: si tratta della mia elaborazione di un testo molto usato nelle scuole Waldorf, adatto ai bambini della scuola d’infanzia e dei primi anni di scuola primaria. E’ indicato come recita natalizia, ma anche per celebrare la stagione invernale.

Copioni per recite – La bambina con la lanterna

Narratore: C’era una volta una bambina che possedeva una piccola chiara lanterna, e la portava sempre con sè lungo la via. Camminava la bambina, ed era sempre contenta…

Coro: Forte e freddo soffia il vento, la lanterna adesso ha spento!

Bambina con la lanterna: Oh, no! Ora chi mi aiuterà a riaccendere la mia bella lanterna?

Narratore: Si guardò attorno… ma non c’era nessuno.

Coro: Si sentono le fronde frusciare, chi sarà mai che sta per arrivare? Chi scivola sotto il castagno? Uno spinoso compagno!

Bambina con la lanterna: Oh, caro amico! Il vento ha spento la mia lanterna, chi accenderà di nuovo il mio lumino?

Riccio: Io proprio non so cosa fare, non è a me che devi domandare. Poi è tardi, non posso restare: dai miei piccoli devo tornare.

Coro: Ma chi borbotta, che non vediamo nessuno? Ah,  ma è l’orso bruno!

Bambina con la lanterna: Ciao caro orso, il vento ha spento la mia lanterna, guarda! Tu sai chi potrà accendere di nuovo il mio lume?

Narratore: scuote l’orso il grosso capo e il lungo pelo

Orso: Io proprio non so cosa fare, non è a me che devi domandare. Sonno ho, a dormire devo andare.

Coro: Chi striscia silenzioso dietro al pino e annusa l’aria con il suo musino?

Volpe: Ma che ci fai nel bosco tutta sola? Vattene, presto, corri a casa, vola! Io sto cacciando, e mi farai scappar la cena, se non la smetti con questa cantilena!

Narratore: La bambina sedette allora su una pietra, e comincio a piangere…

Bambina con la lanterna: Nessuno mi vuole aiutare?

Narratore: Le stelle sentirono il suo pianto…

Stelle: Il caro sole devi interrogare, lui certamente ti saprà aiutare…

Narratore: La bambina si fece nuovamente coraggio e proseguì il suo cammino. Finalmente giunse a una casetta. Dentro sedeva una vecchietta che filava la lana.

Bambina con la lanterna: Conosci la via che conduce al sole? Vorresti venire con me?

Vecchietta: Io la ruota devo dar girare, la lana bianca filare e filare. Ma riposati qui da me almeno un pochino, è ancora molto lungo il tuo cammino.

Narratore: La bambina entrò, e dopo che si fu riposata prese la sua lanterna e proseguì il suo viaggio. Di nuovo giunse ad una casetta. Dentro sedeva un vecchio calzolaio, che batteva il martello sul cuoio che stava lavorando.

Bambina con la lanterna: Buongiorno signor calzolaio, tu conosci la via che conduce al sole? Vorresti venire con me?

Calzolaio: Ho ancora molte scarpe non finite, che aspettano di esser ricucite. Ma riposati un po’ accanto al camino, è ancora molto lungo il tuo cammino.

Narratore: Dopo che si fu riposata, la bambina prese la sua lanterna e proseguì… Finalmente vide in lontananza un’alta montagna, e si mise a correre come un cerbiatto.

Bambina con la lanterna: Lassù di certo abita il sole!

Narratore: Incontrò salendo un bambino che giocava con la sua palla.

Bambina con la lanterna: Vieni con me! Andiamo alla casa del sole!

Narratore: Ma il bambino preferiva giocare con la sua palla, e corse via saltellando sui prati.

Bambino: Io mi diverto a stare qui a giocare, vacci da sola, ho altro da fare!

Narratore: La bambina con la lanterna proseguì così tutta sola, e salì, salì… sempre più in alto sulla montagna. E arrivata alla cima, però, si accorse che il sole non c’era.

Bambina con la lanterna: Lo aspetterò qui. Sono sicura che verrà…

Narratore: Sedette sulla cima della montagna, e siccome era molto stanca dopo aver camminato così a lungo, chiuse gli occhi e si addormentò…

… ma il sole si era accorto della bambina già da molto tempo. E quando calò la sera, prima di scomparire, si chinò sul monte ed accese la piccola lanterna.

Bambina con la lanterna: (si sveglia) La mia lanterna! Splende di nuovo!

Narratore: E con la sua lanterna finalmente accesa, discese il monte. Incontrò di nuovo il bambino, che piangeva…

Bambina con la lanterna: Perchè piangi?

Bambino: Ho perso la mia palla, non riesco più a trovarla!

Bambina con la lanterna: Ti farò luce io…

Bambino: Eccola qua!

Narratore: La bambina corse giù verso la valle, fino alla casa del calzolaio. L’uomo sedeva triste nella sua stanzina…

Calzolaio: Ieri si è spento il fuoco nel camino , non posso lavorare, me tapino! Dita ghiacciate, freddo, ed allo scuro, le scarpe non finisco di sicuro!

Bambina con la lanterna: Riaccenderò io il tuo fuoco!

Narratore: il calzolaio si riscaldò le mani e potè di nuovo martellare e cucire le sue scarpe, mentre la bambina proseguì il suo cammino, e si inoltrò nuovamente nel bosco. Giunse alla capanna della vecchietta, ma nella sua stanzina era buio pesto.

Vacchietta: il mio lume si è spento,  consumato; restano fermi la ruota ed il filato. Da quando il lume ha smesso di brillare, io non ho potuto più filare.

Bambina con la lanterna: Ti accenderò io un nuovo lume!

Narratore: La vecchietta sedette di nuovo al filatoio e si mise felice a far girare la ruota, mentre la bambina si rimise in cammino. Giunse ad un verde prato nel cuore del bosco, e tutti gli animali si svegliarono al chiarore della sua lanterna. La volpe fiutò l’aria col suo musetto e strizzò gli occhi davanti al lume. L’orso bruno si mise a brontolare e si ritirò in un punto ancora più profondo della sua caverna tornando al suo letargo invernale. Il riccio strisciò curioso tra l’erba, e da dietro un cespuglio ammirò lo spettacolo

Riccio: Credevo in vita mia di averne viste tante, ma da dove viene questa lucciola gigante?

Narratore: E la bambina, felice, tornò a casa.


La struttura circolare della trama rende il copione particolarmente adatto ai bambini più piccoli. Oltre che usarla per una recita, la possiamo leggere ai bambini in forma di racconto.


 Racconto

La bambina con la lanterna

 

C’era una volta una bambina che possedeva una piccola chiara lanterna, e la portava sempre con sè lungo la via. Camminava la bambina, ed era sempre contenta… Ma un giorno, mentre si trovava in un bel prato nel cuore del bosco, un vento forte e freddo, e dispettoso, soffiò tanto da spegnerla. La bambina si fece subito triste, ma non perse il suo coraggio.

Si guardò attorno nella speranza di trovare qualcuno che potesse aiutarla, quando sentì un fruscio di foglie sotto ad un castagno. Era un riccio, e subito gli chiese: “Puoi aiutarmi a riaccendere la mia lanterna che il vento ha spento?”. Ma il riccio non poteva fare nulla per lei, ed inoltre doveva correre al più presto nella tana, dai suoi cuccioli.

Il loro chiacchierare svegliò l’orso bruno, che si stava godendo il suo letargo invernale in una profonda caverna lì vicino. Uscì subito fuori brontolando, e anche a lui la bambina provò a chiedere aiuto, ma naturalmente l’orso non poteva fare nulla per lei, ed inoltre aveva sonno e non era per niente contento di essere stato svegliato.

E l’orso non era l’unico a non gradire la presenza della bambina nel prato; poco dopo anche una volpe uscì dal suo nascondiglio, e annusando l’aria si avvicinò alla bambina. Lei chiese aiuto anche alla volpe, ma quella non solo non poteva aiutarla, ma le chiese di andarsene via perchè stava disturbando la sua caccia.

E così la bambina, ancora senza perdere speranza nè coraggio, riprese a camminare inoltrandosi nel bosco. Camminò e camminò, finchè non si sentì davvero molto stanca. Vide una grossa pietra che sembrava proprio una seggiolina, sedette, e una piccola lacrima le scivolò sul viso. Allora le stelle videro quella lacrima e con una voce dolcissima, sussurrando, la consolarono e le dissero: “Cara bambina, vai dal sole… lui ti può aiutare…”

Così il suo viaggio riprese. Nel bosco vide una casetta. Spiò dalla finestrella e vide una vecchietta seduta accanto alla ruota, che filava la lana. La vecchietta fece entrare la bimba, e lei chiese: “Cara vecchina, conosci la strada che conduce al sole? Vorresti venire con me?”. Ma la vecchina non conosceva la strada, e inoltre aveva molto da fare e non poteva proprio accompagnarla. Però le offrì la sua ospitalità, e la bambina potè riposare un po’ nella casetta e ammirare la vecchietta che stava filando un filo di lana lunghissimo e sottile.

Riprese poi il suo viaggio, e giunse ad una valle.  C’era una casetta, e dentro sedeva un vecchio calzolaio che batteva con grande impegno il martello sul cuoio. La bambina chiese anche all’uomo indicazioni per arrivare al sole, ma anche lui rispose che non ne sapeva nulla, e che inoltre non poteva andare con lei perchè aveva molto lavoro da fare. Anche lui offrì alla bambina la sua ospitalità.

Dopo che si fu riposata, la bambina prese la sua lanterna e proseguì… Vide le montagne, e correndo felice come un cerbiatto si diresse verso la più alta, certa che fosse proprio quella la strada per il sole.

Salendo incontrò un bambino che giocava con la sua palla. “Vieni con me! Andiamo alla casa del sole!” disse felice la bambina, ma il bambino preferiva giocare con la sua palla, e corse via.

La bambina con la lanterna proseguì così tutta sola, e salì, salì… sempre più in alto. Arrivata alla vetta, però, si accorse che il sole non c’era. Per nulla scoraggiata, sedette sulla cima della montagna ad aspettarlo, e siccome era davvero molto stanca, presto gli occhi le si chiusero e si addormentò.

La bambina non poteva saperlo, ma il sole era da un po’ che si era accorto di lei e dall’alto la accompagnava nel suo viaggio. Così, quando calò la sera, prima di scomparire, si chinò sul monte ed accese la piccola lanterna.

Potete immaginare la gioia della bambina quando, svegliandosi, vide che la sua lanterna illuminata!

Scendendo incontrò di nuovo il bambino, che piangeva disperato perchè aveva perso la sua palla e non riusciva a ritovarla. “Ti farò luce io!” disse la bambina con la lanterna, e così la palla fu ritrovata.

Giunta a valle vide di nuovo la casa del calzolaio. L’uomo sedeva triste nella sua stanzina, senza fare nulla… Il giorno prima il fuoco del suo camino si era spento, e lui non poteva più lavorare perchè era troppo buio e faceva così freddo che le sue mani erano ghiacciate e non riusciva a muoverle. “Riaccenderò io il tuo fuoco!” disse la bambina con la lanterna. Presto il camino tornò a scaldare e illuminare la casa e il calzolaio potè di nuovo martellare e cucire le sue scarpe, mentre la bambina proseguì il suo cammino.

Si inoltrò nuovamente nel bosco e giunse alla capanna della vecchietta, ma nella sua stanzina era buio pesto. Il suo lume si era consumato e lei aveva dovuto smettere di filare. “Ti accenderò io un nuovo lume!” disse la bambina. Così la vecchietta potè sedere di nuovo al filatoio e si mise felice far girare la ruota.

Intanto la bambina si ritrovò di nuovo nel verde prato nel cuore del bosco, e tutti gli animali si svegliarono al chiarore della sua lanterna. La volpe fiutò l’aria col suo musetto e strizzò gli occhi davanti al lume. L’orso bruno si mise a brontolare e si ritirò in un punto ancora più profondo della sua caverna tornando al suo letargo invernale. Il riccio strisciò curioso tra l’erba, e da dietro un cespuglio ammirò incredulo lo spettacolo pensando: “Ma da dove viene questa lucciola gigante?”

E la bambina con la lanterna, felice, tornò a casa.

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