album Montessori

“La mano è quell’organo fine e complicato nella sua struttura, che permette all’intelligenza non solo di manifestarsi, ma di entrare in rapporti sociali con l’ambiente: l’uomo si può dire, prende possesso dell’ambiente con la sua mano e lo trasforma sulla guida dell’intelligenza, compiendo così la sua missione nel gran quadro dell’universo”. (Maria Montessori, Il segreto dell’infanzia)

L’ elenco degli esercizi di vita pratica presenti in questo manuale non può essere considerato completo.  La classificazione degli esercizi è puramente orientativa e uno stesso esercizio può essere considerato come appartenente a più di una categoria.

Ogni esercizio ha le sue caratteristiche distintive e deve essere presentato separatamente.

Gli esercizi possono essere considerati anche come perfezionamento graduale di un dato movimento, attraverso l’utilizzo di materiale diversi. Questo vale, ad esempio, per i diversi tipi di presa della mano.

L’indicazione dell’età adatta per la presentazione non è nulla di più che un suggerimento. Ogni bambino progredisce nel suo sviluppo coi propri tempi, ed è nostra responsabilità osservare le sue abilità ed i suoi bisogni prima di presentare un esercizio. L’obiettivo della pedagogia montessoriana è quello di aiutare il bambino a fare nel modo più perfetto possibile ciò che comunque farebbe seguendo i suoi impulsi naturali, ma non così perfettamente.

Inoltre, uno stesso esercizio ha valenze diverse se presentato a tre o a cinque anni. Ad esempio, a tre anni un bambino non è particolarmente interessato ad avere un tavolo pulito, ma è affascinato dai movimenti e dal processo che portano alla sua pulizia: il bambino più piccolo è chiamato all’attività dal processo e non dal risultato. I bambini più grandi, invece, scelgono di dedicarsi ad un esercizio di vita pratica perché desiderano giungere al risultato finale: sono chiamati dal risultato e non dal processo.

Nel suo libro “La mente del bambino. Mente assorbente” Maria Montessori scrive: “Il periodo più importante della vita è quello tra la nascita ed i sei anni e non quello degli studi universitari. Quindi, questo è il momento in cui il più grande strumento dell’uomo, l’intelligenza, si forma. Non solo la sua intelligenza; ma tutte le sue capacità psichiche … In nessun’altra età un bambino ha più bisogno di un aiuto intelligente, e qualsiasi ostacolo che impedisca il suo lavoro creativo diminuirà le possibilità che ha di raggiungere la perfezione “.

Il vero scopo dell’educazione è coltivare nel bambino il desiderio di imparare.

Anche se le attività di vita pratica possono sembrare semplici e banali, sono in realtà una parte molto importante della didattica Montessori perché aiutano il bambino a perfezionare movimenti e coordinazione, capacità di concentrazione e attenzione.

Quando il bambino è assorbito in un’attività come la pulizia di un tavolo, la sua capacità di concentrazione si rinforza. Gli esercizi di vita pratica lo aiutano gradualmente a prolungare il tempo durante il quale può focalizzare la sua attenzione durante un’attività specifica.

E quando si dedica ad una sequenza di azioni da ripetere, migliora le sue capacità di attenzione. Infine, impara buone abitudini di lavoro portando a termine ogni attività iniziata e riponendo tutti i materiali al termine del suo lavoro.

Le attività di vita pratica hanno lo scopo ultimo di sviluppare l’autonomia e la fiducia in se stessi dei bambini, sia fisicamente che intellettualmente. Attraverso questi esercizi, il bambino acquisisce le abilità che gli permettono di partecipare alle attività degli adulti e raggiungere l’indipendenza. Gli esercizi di vita pratica offrono basi e fondamenta affinché il bambino si muova con successo nel suo ambiente, e rispondono ai bisogni dei bambini di ordine, movimento, esplorazione sensoriale. Attraverso gli esercizi di vita pratica i bambini hanno la libertà e la capacità di esercitare la loro volontà nel loro ambiente. Tutti gli esercizi di vita pratica insegnano ai bambini grazia, cortesia, pazienza e rispetto. Gli esercizi di vita pratica sono quindi mezzi per uno sviluppo umano completo.

Le presentazioni possono apparire eccessivamente dettagliate. Secondo il pensiero di Maria Montessori, più precisamente mostriamo un’attività a un bambino piccolo, più essa diventerà per lui interessante, e più vorrà imitare i nostri movimenti. Il bambino non solo ha un intenso interesse per questi movimenti dettagliati, ma è dotato di una capacità speciale di fissarli, cioè renderli abituali, con una facilità e una spontaneità che non si ripeterà mai più nelle fasi successive della sua vita.

È estremamente importante prepararsi adeguatamente prima di presentare un esercizio ai bambini, studiando con attenzione i movimenti da eseguire ed utilizzando il minor numero di parole possibile.

Quando si presenta un esercizio di vita pratica bisogna accertarsi che le nostre mani siano ben visibili. Per questo se siamo destrimani il bambino si siederà alla nostra sinistra, se siamo mancini alla nostra destra.  

Per semplicità nel manuale si parla di mano sinistra e mano destra, intendendo con questo la mano non dominante e la mano dominante. Adattate le presentazioni al vostro caso specifico.

Ho aggiunto alle presentazioni la denominazione inglese dell’esercizio, per agevolare le ricerche in rete (in questa lingua le risorse a disposizione sono sterminate). Anticipare la denominazione con la parola “Montessori” raffina la ricerca.

Ove possibile ho aggiunto link a video disponibili nel web.

Per quanto riguarda le immagini, cliccare sulla foto per accedere alla fonte originale.

Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:

E' pronto il nuovo sito per abbonati: la versione Lapappadolce che offre tutti i materiali stampabili scaricabili immediatamente e gratuitamente e contenuti esclusivi. Non sei ancora abbonato e vuoi saperne di più? Vai qui!