Acquarello Waldorf con blu e giallo: come e perchè. Per il primo incontro dei bambini col mondo dei colori, Rudolf Steiner consiglia le esperienze col giallo e il blu e poi col giallo e il verde. Il bambino dovrebbe così confrontare i due abbinamenti, e sentire la maggior bellezza del primo.
Giallo e blu rappresentano la polarità luce-buio, e come dice Goethe “Il giallo è una luce che è stata attenuata dalle tenebre; il blu è un’oscurità indebolita dalla luce.”
Per presentare questo lavoro ai bambini possiamo utilizzare questo racconto:
“C’era una volta un giardino, dove tutto era fatto di luce: piante, fiori, alberi e cespugli. Le fate raccoglievano la luce da una fontana che si trovava proprio al centro del giardino, e la riversavano con amore sulle piante, per aiutarle a crescere.
Solo una fata non svolgeva il suo compito, e teneva la luce che raccoglieva tutta per se, perchè non le bastava essere bellissima, voleva anche essere luminosa come un fiore. Questa fata si proclamò regina del giardino e costrinse le altre fate a portarle ogni giorno un po’ della luce che raccoglievano.
Il giardino divenne un po’ meno chiaro e luminoso e per primo apparve il giallo, che trasformò anche la fontana. L’ombra invase più o meno leggera tutto il giardino, e oltre al giallo apparvero il rosso e il blu, che si mescolarono tra loro: non era più un giardino di luce, ma era diventato un giardino di colori, e la fata che si era proclamata regina perchè voleva tutta la luce per sé venne avvolta da una nube blu.
Finalmente le altre fate ebbero il coraggio di ribellarsi, e costrinsero la fata blu ad andare ad abitare nel luogo del giardino più lontano dalla fontana.
Da quel momento in poi, quando le fate guardavano la fontana vedevano una luce gialla luminosissima, e quando guardavano lontano, dove si trovava la fata ribelle, vedevano una luce blu profondissima.”
Procediamo poi con quattro esercizi di colore:
– il giallo circondato dal blu
– il blu circondato dal giallo
– il giallo circondato dal verde
– il verde circondato dal giallo.
Possiamo svolgerli lo stesso giorno, o in due.
Acquarello Waldorf con blu e giallo – Primo esercizio
Colori: giallo limone e blu di Prussia
Indicazioni verbali:
- il giallo arriva sul foglio e si espande lasciando attorno a sé spazio per un altro amico
- il blu avvolge il giallo con grande rispetto, senza toccarlo
Acquarello Waldorf con blu e giallo – Secondo esercizio
Colori: giallo limone e blu di Prussia
Indicazioni verbali:
- il blu arriva sul foglio e si espande lasciando attorno a sé spazio per un altro amico
- il giallo avvolge il blu con grande rispetto, senza toccarlo
Acquarello Waldorf con blu e giallo – Terzo esercizio
Colori: giallo limone e blu di Prussia
Indicazioni verbali:
- facciamo entrare il giallo sul foglio da tutti i lati, occupando sempre più spazio, ma lasciando un vuoto per accogliere un altro amico
- nello spazio libero entra il blu, lo occupa tutto e poi si mescola un po’ anche col suo amico giallo
Acquarello Waldorf con blu e giallo – Quarto esercizio
Colori: giallo limone e blu di Prussia
Indicazioni verbali:
- facciamo entrare il blu sul foglio da tutti i lati, occupando sempre più spazio, ma lasciando un vuoto per accogliere un altro amico
nello spazio libero entra il giallo, lo occupa tutto e poi si mescola col suo amico blu trasformandolo completamente
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Acquarello Waldorf con blu e giallo
Dopo aver lavorato con le quattro variazioni, selezioniamo quattro acquarelli e mostriamoli ai bambini uno accanto all’altro:
Discutiamo coi bambini, ad esempio chiedendo: “Secondo voi il giallo brilla di più accanto al blu o accanto al verde?”
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Se sei interessato alla pittura ad acquarello steineriana (o Waldorf) trovi molti esercizi qui: ACQUARELLO.
Come già spiegato in altri articoli, i materiali da procurarsi per questa tecnica sono:
- acquarelli di qualsiasi marca in tubetto o flaconcino (non in pastiglia) nei colori: giallo limone, giallo oro, blu oltremare, blu di Prussia, rosso vermiglio e rosso carminio. I colori vanno diluiti nei vasetti, in modo che il colore risulti non denso e non carico: diciamo una diluizione abbastanza decisa;
- un pennello a punta piatta largo e con setole di qualsiasi genere, purché morbide (altrimenti il bambino rischia di graffiare il foglio e noi rischiamo che l’esperienza non venga vissuta come un pieno successo)
- una bacinella e un vasetto d’acqua
- una spugna che servirà per stendere bene il foglio bagnato sul tavolo, e poi per asciugare il pennello (molto meglio degli straccetti o della carta)
- un foglio di carta robusta, meglio se da acquarello (le carte scadenti bagnate possono fare i “pallini”).
Nelle scuole steineriane si utilizzano esclusivamente i colori Stockmar:
Acquarello steineriano: preparazione della lezione
Immergere il foglio nella bacinella,
quindi stenderlo con cura sul tavolo con l’aiuto della spugna.
Bisogna evitare che si formino bolle d’aria, perchè altrimenti la carta rischia di arricciarsi.
Poi si dispone il materiale, se volete così:
è il modo migliore per evitare incidenti. E si può iniziare…
Acquarello steineriano : qualche consiglio aggiuntivo per homeschooler
In testa ai consigli va quello di prepararsi bene prima di presentare un’attività ai vostri bambini. Se non avete esperienza di pittura ad acquarello, la sera prima, di nascosto, fate voi l’esercizio che volete proporre il giorno dopo.
Altro consiglio è di tenere sempre presente che coi bambini più importante di tutto è che al termine di qualsiasi attività loro si devono sentire più ricchi e più abili, che l’esperienza insomma rappresenti per loro un successo. Non perchè noi diciamo “Ma che bello!”, ma perchè loro stessi si possono stupire della bellezza che possono creare.
Infine ricordate lo scopo dell’attività che volete proporre: nella pittura ad acquarello, ad esempio, uscite dalla logica del voler ottenere un bel prodotto finito. Pensate invece che lo scopo è il processo che ha portato, quasi come effetto collaterale, alla sua realizzazione. Per questo, e anche per “non rovinare la sorpresa” è importante non mostrare ai bambini lavori già fatti prima della lezione.
Preparare con cura il materiale significa anche mettere in tavola solo quello che serve, se ad esempio vogliamo fare un esercizio di rosso e giallo, non mettiamo in tavola anche il blu…
Coi bambini più piccoli, come potrete leggere dagli esempi, è bello guidare l’esperienza facendo in modo che il dipingere sia la storia dei colori che, come veri e propri personaggi, agiscono sul foglio. Questo, naturalmente, se parliamo di bambini piccoli che sanno già seguire lo svolgersi di un racconto.
Se volete invece sperimentare anche prima del raggiungimento di questa tappa evolutiva, vale il principio dell’apprendere per imitazione: si invitano altri bambini a dipingere con lui, oppure ci si siede a dipingere anche noi… parlando pochissimo, e curando tantissimo la preparazione del materiale e la bellezza e precisione dei nostri gesti.
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