Psicogrammatica Montessori: nomi astratti e concreti. Presentazioni (varie versioni) ed esercizi per bambini della scuola primaria, coi cartellini pronti per il download e la stampa.
Scopo diretto
comprendere la funzione del nome, comprendere la differenza tra nomi concreti e nomi astratti.
Scopo indiretto
stimolare l’interesse sui vari tipi di nome.
Prerequisiti
lezione di presentazione del nome; lezione di presentazione dei nomi di cosa, persona e luogo.
Punti di interesse
classificare correttamente i cartellini; imparare che ci sono tipi diversi di nomi.
Controllo dell’errore
ogni set contiene un numero determinato di coppie di nomi; si possono preparare dei colori di controllo dietro ai cartellini o predisporre i cartellini in due colori differenti.
Età
dai sei anni
Presentazione – versione 1
Materiali
– cartellini da compilare (dieci coppie)
– cartellini dei titoli: nome concreto, nome astratto
– penna nera.
Presentazione
Raduniamo un gruppo di bambini intorno al tavolo o al tappeto.
Diciamo ai bambini: “Abbiamo detto che tutti gli oggetti vengono nominati utilizzando parole speciali. Vi ricordate come si chiamano le parole che servono ad indicare gli oggetti? Sì, si tratta dei nomi. I nomi sono parole che si usano per nominare le cose che ci circondano”.
“Oggi diremo qualcosa di più di questi nomi”.
Con la penna nera scriviamo su di un cartellino il nome di un oggetto presente in classe, ad esempio “dizionario”. Invitiamo i bambini a leggere il cartellino, quindi chiediamo a un bambino di portarci la cosa nominata e di metterla accanto al cartellino.
Ripetiamo con altri oggetti, ad esempio “righello”, “cubo”, “pennarello”, “libro”.
Scriviamo poi altri nomi, ad esempio: “amicizia”. Invitiamo i bambini a leggere il cartellino, quindi chiediamo a un bambino di portarci la cosa nominata e di metterla accanto al cartellino. Non si può portare “amicizia” sul tavolo. Ripetiamo con altri nomi astratti, ad esempio “gentilezza”, “libertà”, “pace”, “cattiveria”.
Diciamo ai bambini: “Queste parole sono nomi di cose che esistono, non è vero?”. “
“I nomi sono le parole che usiamo per nominare tutto ciò che ci circonda: indicano le cose, i luoghi, gli oggetti, le persone, i pensieri, le idee e le emozioni. Tutti queste parole sono nomi. Possiamo dare un nome anche a cose che non possiamo toccare. Anche le parole che diamo alle cose che non si toccano sono nomi. I nomi che usiamo per nominare le che non si possono toccare si chiamano NOMI ASTRATTI. I nomi che usiamo per nominare le cose che si possono toccare si chiamano NOMI CONCRETI.”
Disponiamo i cartellini in due colonne. Poniamo in alto i due cartellini del titoli: “NOMI CONCRETI” e “NOMI ASTRATTI”.
Chiediamo ai bambini di farci altri esempi di nomi concreti e di nomi astratti e scriviamoli su dei nuovi cartellini.
Rileggiamo i nomi delle due colonne.
Al termine della presentazione i bambini possono copiare lo schema sui loro quaderni di grammatica. Nei giorni successivi possono lavorare individualmente coi i set di cartellini dei nomi concreti e astratti preparati.
Presentazione – versione 2
Materiali
– cartellini di nomi concreti e astratti
– cartellini dei titoli: nome concreto, nome astratto
Presentazione
Iniziamo a comporre lo schema a due colonne coi cartellini preparati. Dopo i primi abbinamenti, diciamo ai bambini che ci sono nomi che indicano idee, sentimenti, emozioni e tutte le cose esistono ma che non possono essere udite, viste, toccate, assaggiate o annusate. Questi nomi si chiamano NOMI ASTRATTI, mentre i nomi delle cose che possono essere udite, viste, toccate, assaggiate o annusate si chiamano NOMI CONCRETI.
Poniamo in alto i due cartellini dei titoli e continuiamo a comporre lo schema, con l’aiuto dei bambini.
Presentazione – versione 3
Introduzione orale
Invitiamo un piccolo gruppo di cinque bambini.
Chiediamo ad ognuno, uno alla volta, di portarci un determinato oggetto che possa essere percepito con l’udito, la vista, il tatto, l’olfatto e il gusto.
Ogni volta che un bambino porterà l’oggetto, chiediamogli: “Cosa hai portato?” e mostriamo apprezzamento per ogni oggetto.
Chiediamo poi ai bambini di rimettere gli oggetti presi al loro posto e di tornare da noi.
Ora chiediamo ad ognuno, uno alla volta, di portarci una cosa nominata da un nome astratto, ad esempio bellezza, paura, bontà, giustizia, felicità.
Probabilmente i bambini rimarranno dove si trovano, quindi possiamo chiedere loro di andare a cercare la cosa nominata in giro per la classe.
Se un bambino ci porta qualcosa, ad esempio un oggetto che gli appare bello per la parola “bellezza”, diciamo: “Ci hai portato un fiore. Questo è un fiore, non è una bellezza!”.
Dopo aver giocato un po’ in questo modo, confrontiamo con i bambini il primo gruppo di nomi proposti col secondo. Diciamo ai bambini che le cose del primo gruppo potevano essere toccate, viste, udite, annusate o assaggiate. I nomi che usiamo per nominare questo genere di cose si dicono nomi concreti.
Le cose del secondo gruppo non possono essere ascoltate, viste, toccate, annusate o assaggiate, ma sappiamo con certezza che sono cose che esistono. I nomi che usiamo per nominare le cose che non percepiamo coi cinque sensi, ma che sentiamo nel cuore o nella mente, si dicono nomi astratti.
Facciamo quindi vari esempi a voce e chiediamo ai bambini di partecipare.
Presentazione – versione 4
Materiali
– cartellini di nomi concreti e nomi astratti
– cartellini dei titoli: nome concreto, nome astratto
Presentazione
Leggiamo ai bambini i cartellini dei titoli e poniamoli sul tappeto, in alto.
Mescoliamo i cartellini dei nomi concreti e astratti, e cominciamo a comporre lo schema con l’aiuto dei bambini, scegliendo per ogni cartellino la colonna appropriata e favorendo la discussione.
Presentazione – versione 5
Materiali
– cartellini di nomi concreti e astratti
– cartellini dei titoli stampati fronte/retro: cose che posso toccare/nomi concreti; cose che non posso toccare/nomi astratti
Presentazione
Accogliamo intorno a noi un piccolo gruppo di bambini.
Diamo a un bambino il cartellino di un nome concreto. Leggiamo il cartellino e chiediamo al bambino di rileggerlo. Chiediamo al bambino di portarci l’oggetto nominato. Quando il bambino avrà posto l’oggetto sul tappeto (o sul tavolo), posizioniamo il cartellino corrispondente accanto ad esso.
Ripetiamo con gli altri bambini.
Ora proseguiamo nella nostra presentazione proponendo i nomi astratti, chiedendo sempre ai bambini di portarci l’oggetto corrispondente.
Naturalmente i bambini non potranno portarci le cose nominate, quindi chiediamo loro perchè non vi riescono. Ascoltiamo le loro ipotesi, quindi diciamo loro che alcune parole servono a nominare cose che non possono essere toccate, ma che esistono.
Queste parole che nominano cose che esistono anche se non possono essere toccate, sono nomi. Anche le cose che non possono essere toccate hanno un nome, come succede per tutte le cose che possono essere toccate.
Estensione 1
Origine dei nomi astratti
Materiali
– cartellini preparati di nomi astratti di qualità, di stato e d’azione e di aggettivi e verbi corrispondenti
– cartellini dei titoli: nomi astratti; aggettivi; verbi
Questo esercizio serve ad approfondire lo studio e la classificazione dei nomi astratti, e può essere presentato in seconda e terza classe.
Presentiamo l’esercizio coi cartellini nel solito modo. Successivamente i bambini potranno eseguire i loro esercizi individuali col materiale preparato.
Estensione 2
Classificazione dei nomi astratti
Materiali
– cartellini preparati di nomi astratti di qualità, di stato e d’azione
– cartellini dei titoli: nomi astratti; qualità; stato; azione.
Prerequisiti
dopo aver classificato i nomi concreti (di cosa e luogo, di persona, di animale). Questo esercizio può essere molto difficile e può essere proposto in seconda o terza classe.
Presentazione
Ricordiamo coi bambini la classificazione dei nomi concreti e diciamo che anche i nomi astratti possono essere classificati.
Introduciamo i cartellini dei titoli e favoriamo la discussione: i nomi astratti che nominano un’azione si riferiscono a un movimento, un aumento, uno sviluppo, una nascita; i nomi astratti che nominano una qualità si riferiscono a una caratteristica posseduta da qualcosa o qualcuno; i nomi astratti che nominano uno stato si riferiscono alla condizione o alla circostanza in cui si trova qualcosa o qualcuno.
Disponiamo in alto i cartellini dei titoli.
Mescoliamo i cartellini dei nomi e invita i bambini a leggerli, uno alla volta, e a decidere in quale colonna posizionarlo.
Psicogrammatica Montessori: nomi astratti e concreti
Nei giorni successivi
– i bambini possono ripetere individualmente l’esercizio coi cartellini preparati;
– possono preparare altri cartellini;
– possono scrivere elenchi sui propri quaderni;
– si possono organizzare dettati di nomi concreti e astratti (con l’insegnante o tra due bambini)
– possiamo chiedere ai bambini di mimare i nomi astratti
– i bambini possono stilare elenchi di nomi astratti.