Segni di interpunzione col metodo Montessori LA VIRGOLA
Materiali
– penne nere e rosse
– una lunga striscia di carta (fogli da stampante incollati tra loro). E’ importante che la frase possa essere letta dai bambini su un’unica riga orizzontale, senza andare a capo (se è il caso, allineare più tappeti)
– forbici
– penna nera e rossa.
Segni di interpunzione col metodo Montessori LA VIRGOLA
Presentazione
Invitiamo un gruppo di bambini ad unirsi a noi e srotoliamo il tappeto.
Diciamo ai bambini: “Vorrei raccontarvi le cose che mi piacciono” e scriviamo una lunga frase, ripetendo a voce alta mentre scriviamo. Ad esempio “A me piace camminare e leggere e scoprire libri nuovi e ascoltare musica e il gelato al limone e la fotografia e l’acqua frizzante e il mare e bere il tè e i gatti e il cinema.“
Dopo averla scritta, rileggiamo di nuovo la frase e diciamo: “Wow! E’ una frase davvero molto lunga! Chi di voi si ricorda qualcuna delle mie cose preferite?”. (I bambini rispondono)
Ora chiedete loro: “Avete notato qualcosa in questa frase? Qualcosa che continua a ripetersi? “. (I bambini noteranno la ripetizione della congiunzione e).
“Se togliamo tutte le e, possiamo rendere la frase breve. Proviamo.” Quindi iniziamo a tagliare la frase per eliminare tutti le e presenti, tranne l’ultima, dicendo :”Questa ultima e la lasciamo, perchè ci aiuta a capire che siamo alla fine della frase.”
“Adesso, al posto di ogni è che abbiamo tolto, mettiamo un segno speciale. Questo segno si chiama virgola” e segniamo le virgole in rosso.
Leggiamo di nuovo la frase e diciamo ai bambini: “La virgola si usa ogni volta che vogliamo che chi legge faccia una breve pausa. “
La parola virgola deriva dal latino virgula che significa “bastoncino, piccola verga”.
Aggiungere il titolo della lezione sul tappeto dicendo: “Questa è la nostra lezione chiave sulla VIRGOLA”, quindi chiedere ai bambini di registrare la lezione sui loro quaderni, scrivendo in rossole virgole.
Segni di interpunzione col metodo Montessori LA VIRGOLA
Per l’insegnante
La virgola indica una pausa breve. I suoi impieghi sono molti e complessi; si usa:
– nelle enunciazioni: Maria, Carlo, Giovanni, Gaia, Alma, Sofia, Laura;
– negli incisi: Si tratta, lasciamelo dire, di un ottimo lavoro;
– prima o dopo i vocativi: Sei sicuro, Antonio, di aver chiuso la finestra?
– dopo il vocativo quando si trova in apertura di frase: Antonio, sei sicuro di aver chiuso la finestra?
– per separare le proposizioni coordinate introdotte dalle congiunzioni anzi, però, tuttavia: E’ sinceramente pentito, ma non lo vuole ammettere;
– tra la proposizione principale e vari tipi di subordinate: Se viene lui, non vengo io.
Di norma la virgola non va inserita tra soggetto e predicato e tra predicato e complemento oggetto. Quando però vi sono fenomeni di evidenziazione, che comportano una modifica dell’ordine delle parole, questa norma viene meno e l’inserimento di una virgola serve a segnare la particolare intonazione e la pausa che separa l’elemento evidenziato dal resto della frase:
– è davvero bravo, Carlo, a fare le imitazioni (soggetto collocato dopo il predicato);
– il treno delle 7 e 50, lo prendo tutte le mattine (dislocazione a sinistra del complemento oggetto);
– cerca di dimenticarla, quella brutta esperienza (dislocazione a destra del complemento oggetto).
Segni di interpunzione col metodo Montessori LA VIRGOLA
Estensioni
– Dare più frasi che contengono liste come quella presentata nella lezione. I bambini possono lavorare sulla striscia, oppure copiare la frase togliendo tutte le e ad eccezione dell’ultima, e aggiungendo le virgole in rosso.
– Introdurre l’uso della virgola nella data e nella corrispondenza.
– Negli anni successivi si approfondiranno le altre funzioni della virgola, dopo che i bambini avranno avuto varie esperienze con l’analisi logica e del periodo.
Segni di interpunzione col metodo Montessori LA VIRGOLA