Scrittura e composizione nella scuola primaria: introduzione, caratteristiche del bambino che scrive, tipologia di scrittura (creativa, espositiva, ecc…), supporti e formati, strumenti di scrittura, calligrafia, decorazione, ortografia, discorso diretto e indiretto, stesura di ricerche, stili di scrittura, carte dei comandi per la composizione scritta, grammatica e sintassi. Tutti questi argomenti verranno trattati separatamente, in modo più approfondito e corredato da esercizi pratici.
Quando il bambino arriva alla scuola primaria, introduciamo lo studio della lingua con la quarta grande lezione,
che rientra nel quadro dell’Educazione Cosmica.
Questa lezione tratta della storia delle origini della scrittura, del linguaggio e della lingua italiana.
Con questi racconti si vuole suscitare nel bambino la stessa sensazione di magia che ha provato quando, più piccolo, ha scoperto che i suoni possono diventare visibili. Quando il popolo dei Fenici ha portato i suoi piccoli segni speciali con sé, da un porto all’altro, ha condiviso il dono della comunicazione scritta con gli altri uomini, e questi altri uomini hanno arricchito il dono ricevuto dando il proprio contributo. Uno degli obiettivi del nostro lavoro è quello di aiutare i bambini a sviluppare consapevolezza e apprezzamento per i doni e le conquiste umane.
Scrittura e composizione nella scuola primaria
Quando i bambini hanno conosciuto, nella scuola d’infanzia (Casa dei Bambini), l’alfabeto tattile
sono entrati a far parte di una storia che unisce tra loro gli uomini del passato, del presente e del futuro. La comunicazione scritta è un dono che gli esseri umani fanno agli altri esseri umani.
Nella scuola d’infanzia, i bambini hanno già conosciuto l’alfabeto e si sono già cimentati nella composizione scritta con gli alfabeti mobili ed anche con la scrittura a mano; hanno acquisito una serie di abilità grazie agli esercizi col materiale sensoriale
ed a quelli di vita pratica.
Questo articolo fa parte dell’Album di Vita pratica:
Dobbiamo sempre ricordare, però, che il bambino dopo i 6 anni ha caratteristiche diverse rispetto al bambino nel periodo che va dai tre ai sei anni, e per questo anche il nostro approccio deve essere diverso. Mentre nella fase precedente il bambino prova il massimo appagamento dall’esplorazione sensoriale, dopo i 6 anni ad affascinarlo è la ricerca dei come e dei perché delle cose, e le grandi lezioni cosmiche cominciano a fornire loro le prime risposte.
Con la quarta lezione conoscono, ad esempio, alcune delle ragioni che stanno dietro alle lettere smerigliate che hanno imparato ad usare alla scuola d’infanzia. I bambini si chiedono perché usiamo tutte queste lettere, se sono sempre state così, chi le ha cambiate, in chi modo le ha cambiate. I nostri racconti e le loro domande aprono la strada all’esplorazione ed alla scoperta.
La quarta lezione cosmica è adatta anche ai bambini che non hanno ancora maturato competenze di lettura e scrittura sicura, perché questo non significa affatto che essi non si pongano domande, o che non siamo pronti ad usare la propria immaginazione per vivere il racconto. Questi racconti, quindi, possono funzionare da stimolo per la scrittura e suscitare in loro il desiderio di creare qualcosa di prezioso mettendo i loro pensieri su carta.
Scrittura e composizione nella scuola primaria
Gli esercizi pratici di scrittura devono trovare la loro radice nella tendenza naturale del bambino alla ripetizione che porta alla perfezione. Devono essere, il più possibile, esercizi spontanei che nascono dal bisogno di scrivere informazioni interessanti che riguardano ogni campo del sapere.
Se i bambini sono davvero interessati a ciò che stanno imparando, sentono il bisogno di registrare le informazioni apprese, sono orgogliosi delle loro produzioni scritte, ed anche i coetanei sono loro riconoscenti per gli sforzi compiuti.
La composizione scritta ha bisogno di aiuti costanti per perfezionarsi, ma non deve essere considerata un argomento di studio a parte, con la lettura si intreccia a tutte le altre materie di insegnamento, e inoltre è legata alla letteratura ed agli studi sulla lingua.
La capacità di composizione comincia quando il bambino esprime per la prima volta se stesso su un pezzo di carta, e continuerà a svilupparsi per uno stimolo interiore, non esterno. Il dovere principale dell’insegnante, quindi, è quello di stare al di fuori dello sviluppo interiore del bambino, offrendo semplicemente il suo aiuto, suggerendo l’uso di strumenti, incoraggiandolo quando ne ha bisogno. Dobbiamo aiutarlo a scrivere con abilità e con uno stile personale, di modo che la sua scrittura sia a tutti gli effetti una forma d’arte.
Quando il bambino arriva alla scuola primaria, oltre alle competenze relative alla scrittura ed alla lettura, ha acquisito una buona capacità di concentrazione, che gli consente di portare a termine le attività a cui si dedica. Ha raggiunto inoltre un certo grado di indipendenza e di spirito di iniziativa, ha idee proprie ed è in grado di condividerle con gli altri. Tutte queste capacità si illuminano della nascente capacità di immaginazione che sboccia dopo i sei anni, e porta naturalmente ad un’esplosione della scrittura.
Il nostro compito è aiutare i bambini ad esporre i propri pensieri con chiarezza, ponendo attenzione alla sintassi ed allo stile, per contribuire allo sviluppo completo del bambino, in modo che possa raggiungere il suo massimo potenziale.
Quintiliano, retore romano, stabilì come regola per la chiarezza del linguaggio, che esso dovrebbe essere espresso in modo tale che ogni fraintendimento risulti impossibile. Cinque secoli prima di Quintiliano, il filosofo cinese Confucio rispose così, a chi gli chiese la regola più importante per governare un popolo: “Parlare correttamente: se il linguaggio non è coretto, ciò che si dice non è ciò che gli uomini capiscono. Se ciò che viene detto non si capisce, non c’è possibilità di azione. Se l’azione è annullata, morale ed arte si deteriorano. Se morale ed arte si deteriorano, la giustizia muore, e le persone si perdono”.
Per aiutare i bambini a raggiungere una modalità di espressione chiara, innanzitutto dobbiamo sempre tenere presente che i pensieri appartengono ai bambini, non a noi. Possiamo informare i bambini dell’esistenza di altre teorie ed opinioni, ma non dobbiamo imporne alcuna, compresa la nostra. Dobbiamo rispettare la sua libertà di pensiero, ed intervenire sulla forma, non sul contenuto.
La correzione degli errori deve essere fatta evitando sempre di scoraggiare o imbarazzare il bambino.
La nostra preoccupazione principale è lo sviluppo del bambino, l’arricchimento delle sue capacità intellettive, e per raggiungere questo scopo non serve sottoporlo ad esercizi di scrittura su tutto ciò che sta imparando. Possiamo stabilire una quantità minima di testi da produrre, considerando che mostrarli a genitori ed altri adulti può rivestire la sua importanza, ma al di là di questo, dobbiamo avere sempre fiducia nei processi interni che si sviluppano nei bambini.
Scrittura e composizione nella scuola primaria
Il lavoro svolto nella scuola d’infanzia ha avuto il duplice scopo di preparare la mano e la mente alla scrittura; questo duplice scopo si continua a perseguire anche nella scuola primaria: se la mente non ha idee, non ci sarà nulla da mettere sulla carta; se la mano non è adeguatamente sviluppata, il bambino non potrà comunicare i suoi pensieri in forma scritta. Per quanto riguarda la mano, nella scuola primaria il bambino dovrebbe scrivere prevalentemente in corsivo. Per quanto riguarda la mente, dovrebbe ricevere costantemente una grande varietà di stimoli intellettivi ed esempi letterari, dovrebbe essere aiutato a sviluppare idee attraverso racconti, dibattiti e discussioni. Lo stimolo alla scrittura è assicurato anche dall’esempio dell’adulto che scrive (ad esempio il piano della giornata, ogni mattina, alla lavagna), mentre l’arricchimento intellettivo è curato attraverso l’ambiente ricco di testi, carte delle nomenclature, e altri materiali strutturati.
Per coltivare al meglio il desiderio dei bambini di scrivere, non è bene introdurre troppo presto i quaderni, perché molti bambini possono esserne intimiditi: se commettono un errore su un quaderno, strappano la pagina e poi si demoralizzano, perché il quaderno diventa sempre più sottile e loro sentono di averlo rovinato. Molto meglio usare bei fogli sciolti, soprattutto coi bambini più piccoli: offrono maggiore flessibilità e stimolano la creatività. Certo i bambini devono essere guidati all’uso responsabile della carta, e ove possibile va sempre favorito il riciclaggio. I fogli sciolti inoltre favoriscono il work in progress, e consentono di riorganizzare i contenuti, quando necessario, o di raggruppare tra loro argomenti simili.
Usare fogli singoli permette ai bambini di scegliere tra diversi tipi di carta, a seconda delle esigenze: colorata, a righe, a quadretti, liscia o ruvida, millimetrata, ecc.
Gradualmente i bambini impareranno vari sistemi di rilegatura per i loro lavori: tradizionali, a scorrimento, ecc… I fogli possono essere scritti su entrambe le facciate, o su una sola, ad esempio per realizzare cartelloni e linee del tempo. I testi possono assumere insomma forme diverse: le pagine possono essere tenute insieme con varie tecniche di rilegatura, oppure si possono fare dei rotoli, come facevano molti popoli dell’antichità, i fogli possono essere composti su un grande cartellone, ecc…
I bambini devono sempre assumersi la responsabilità del compito che hanno intrapreso. Dobbiamo puntare alla qualità del lavoro del bambino, non alla quantità. Inoltre dobbiamo dare valore al processo più che al risultato. In effetti, in classe si svolge molto più lavoro di quello che appare poi in forma scritta. I genitori devono essere a conoscenza di questo, per comprendere meglio il metodo ed apprezzare il lavoro dei loro bambini.
Ora chiediamoci, analizzando la varietà dei testi scritti che i bambini possono produrre nella scuola primaria, perché i bambini scrivono? Perché sono interessati? Perché scrivere soddisfa la loro curiosità ed il loro spirito creativo? O perché la scrittura è un compito loro affidato?
Una volta che i bambini sono in possesso delle abilità e conoscenze necessarie alla scrittura, cosa scrivono?
I testi possono essere di varia natura. Nella scuola primaria i bambini si dedicano alla scrittura espositiva e a parlare dei propri sentimenti e delle proprie idee sia in prosa, sia in poesia. La prosa può assumere la forma di monologo, di testo descrittivo, o può essere un racconto di fantasia.
In linea di massima la composizione scritta si può dividere in due grandi tipologie:
- Creativa (trasmissione su carta di pensieri originali)
- Espositiva (registrazione di informazioni).
Scrittura e composizione nella scuola primaria – SCRITTURA CREATIVA
Tutto il linguaggio è creativo, perché è sempre creazione dell’intelletto umano: il linguaggio è un dono che solo gli esseri umani possiedono. Il linguaggio è il veicolo di trasmissione dei pensieri. Nella scuola d’infanzia, la scoperta che il linguaggio può essere reso visibile porta ad un continuo sviluppo sia della lingua scritta, sia della lingua parlata. Questo sviluppo è il fondamento per tutto il lavoro che si svolgerà negli anni della scuola primaria.
Nella scuola d’infanzia, la comunicazione scritta dei propri pensieri agli altri è una componente importante del lavoro dei bambini. Un bambino può cominciare a raccontare qualcosa che è successo la sera prima. L’insegnate allora può dirgli: “Ti piacerebbe raccontarmelo con l’alfabeto mobile?”. Con questo invito ad utilizzare un’altra forma di comunicazione, si stabilisce un legame tra le due forme: il racconto del bambino può essere scritto e diventare visibile.
Quando il bambino è pronto, inizia a leggere spontaneamente ciò che compone con l’alfabeto mobile, ed in questa fase lo aiutiamo a scoprire che ora può conoscere anche il pensiero di altre persone.
L’esercizio dei comandi, che consiste nello scrivere frasi alla lavagna (o su foglietti di carta), davanti ai bambini, senza parlare, è di grande importanza. Se non parliamo, cioè se isoliamo il linguaggio scritto dal linguaggio parlato, il bambino percepisce in modo profondo il valore della scrittura come vero linguaggio.
Questa esperienza rappresenta il primo avviamento alla scrittura creativa. La scrittura creativa si realizza quando pensiamo in termini di “vi mostro qualcosa che prima non c’era, un pensiero che era nella mia mente e che ora, grazie alla mia scrittura, posso mostrarvi”.
Il modo migliore per preparare il bambino alla scrittura creativa è quello di leggergliene esempi ad alta voce, quindi di mettergli a disposizione una selezione di testi di qualità per la lettura autonoma. In questo modo i bambini avranno modelli cui ispirarsi.
Un modo per aiutare i bambini in difficoltà con la scrittura creativa, è quello di formare un gruppo e discutere insieme un argomento di loro interesse. Poi insieme si passa alla stesura di ciò che è stato detto: i bambini a turno suggeriscono una frase, che tutti scrivono sul loro foglio, con una bella calligrafia e dedicandosi poi alle decorazioni. Dopo aver fatto un po’ di pratica, vedrete la maggior parte dei bambini passare spontaneamente al lavoro individuale.
I bambini che presentano ancora incertezze, possono essere ulteriormente aiutati a livello individuale. Ci avviciniamo al bambino, raccontiamo una breve storia o diamo delle informazioni su un argomento che lo interessa, quindi invitiamo il bambino a ripetere a voce. Fatto questo lo invitiamo ad annotare ciò che ha detto.
Nella prima fase di composizione scritta, non bisogna preoccuparsi dell’ortografia: la scrittura del bambino non deve essere disturbata. Come spiegato meglio dopo, se ci sono errori grammaticali e di ortografia, l’insegnante deve tenerne nota per intervenire più tardi, con lezioni mirate. E’ invece importante che il lavoro finito sia il più bello possibile, scritto in una bella calligrafia e decorato.
La scrittura creativa implica delle responsabilità, perché finché un pensiero è solo mio, non può danneggiare gli altri, mente può farlo nel momento in cui si concretizza esprimendosi con parole o azioni.
Nella scuola primaria le esperienze di scrittura devono integrare tra loro due aspetti: la capacità di esprimere i propri pensieri, e la capacità di farlo in forma scritta, su carta.
In relazione alla scrittura creativa, premesso che tutta la scrittura lo è, i testi che i bambini possono produrre saranno dialoghi, testi teatrali, poesie, racconti, lettere. Consideriamo che tutto ciò che i bambini leggono influenza indirettamente il loro modo di scrivere, e quindi se praticheremo con loro la lettura a voce altra di testi letterari, la scrittura creativa sorgerà come conseguenza spontanea di questo lavoro.
La scrittura di storie di fantasia da parte dei bambini, può avvenire solo se i bambini ne hanno ascoltate e lette molte. Si può trattare di allegorie, fiabe, favole, miti e leggende: i bambini dovrebbero averne un patrimonio a disposizione, nella loro memoria. Queste storie di fantasia possono essere illustrate.
Un’altra forma di scrittura creativa riguarda lo scrivere lettere a qualcuno. Per questa forma di scrittura bisognerà insegnare a scrivere intestazioni, data, indirizzo, saluti e firma. Tra i supporti si scrittura presenti in classe, non dovrebbero mancare carta da lettera e buste.
Ci sono poi le descrizioni, che possono avere per oggetto qualsiasi cosa: una scena, un paesaggio, un animale, un oggetto, un quadro.
Quando i bambini iniziano a scrivere i loro racconti, scoprono che i loro personaggi hanno bisogno di parlare tra loro. E’ il momento di mostrare al bambino le regole del discorso diretto e indiretto. Per farlo possiamo usare alfabeti mobili di due colori diversi, oppure inchiostri di colore diverso: uno per il testo, uno per le parole dette dei personaggi. Le virgolette serviranno ad aprire e chiudere le parole riportate. Possiamo fare anche un gioco a coppie. Ogni bambino scrive con un colore diverso, con un alfabeto mobile, su un grande tappeto, una frase sua, in modo che insieme sviluppino un dialogo scritto, alternandosi. Dopo aver messo le virgolette all’inizio e alla fine di ogni frase, intervalliamo il discorso aggiungendo davanti alle frasi Marta ha detto, Giulio ha risposto, egli ha domandato, ecc… Dopo un po’ di esercizio, in coppia e individuale, i bambini possono approfondire questo lavoro inventando dialoghi tra due personaggi storici, oppure tra i personaggi di due romanzi diversi, che si incontrano.
La scrittura di testi teatrali è un altro tipo di scrittura creativa praticabile nella scuola primaria, che può avere per oggetto una festa o un evento storico, per iniziare. Dopo i 9 anni possono evolvere in racconti di fantasia.
Nella selezione dei testi da leggere a voce alta ai bambini, la poesia non dovrebbe mai mancare. Ascoltando molta poesia, i bambini imparano a sentire la varietà degli stili poetici, il metro e il ritmo, e imparano a cogliere le varie figure retoriche. I bambini hanno un senso poetico naturale, e noi possiamo aiutarli a sfruttarlo.
Scrittura e composizione nella scuola primaria – SCRITTURA ESPOSITIVA
Per quanto riguarda il riportare fatti, i loro scritti possono riguardare definizioni, argomenti di storia, matematica, geometria, geografia, biologia, esperimenti scientifici, musica, arte, ed anche linguaggio (grammatica e sintassi, stile, ortografia, ecc…). Stimolare i bambini a scrivere definizioni proprie serve a sviluppare le loro capacità di ragionamento. Dopo l’esperienza e la pratica con un dato concetto, in una data materia, chiediamo ai bambini di scriverne la definizione con parole proprie. Per farlo i bambini possono consultare testi, oppure le carte delle nomenclature.
Oltre alle definizioni, la scrittura che serve a riportare fatti può consistere in istruzioni, rapporti, lettere, articoli giornalistici, elenchi, grafici, interviste, relazioni. Le relazioni possono riguardare un’uscita didattica, oppure il contenuto di un testo. Se la relazione riguarda un testo, non deve essere un lavoro di copiatura. Per questo dovremo insegnare al bambino come prendere appunti, come sintetizzare le informazioni e come sceglierle, di modo che la loro relazione sia personale.
Un lavoro importante e molto utile è la scrittura di un diario giornaliero. Sarà sufficiente predisporre, nell’arco della giornata, un tempo dedicato a questo. All’inizio dieci minuti saranno sufficienti, poi, nel corso dell’anno, possono estendersi a venti o trenta. Per favorire la scrittura del diario bisognerà fornire i bambini di un quaderno apposito per la scrittura del diario; mostrare ai bambini come scrivere la data; suggerire argomenti ai bambini che ne hanno bisogno; incoraggiarli ad essere chiari senza correggere l’ortografia o la sintassi, a meno che non il bambino stesso non li indichi per primo; se necessario; se necessario, chiedere al bambino di scrivere un numero minimo di frasi al giorno; leggere ai bambini brani di giornali e diari di personaggi famosi.
Nella scuola primaria l’aula è prima di tutto un luogo di ricerca. I bambini discutono, registrano per iscritto, fanno relazioni, traggono piacere dalla scrittura. Una tipologia di scrittura espositiva molto praticata nella scuola primaria riguarda le attività di ricerca. Questo tipo di scrittura riguarda la capacità di registrare informazioni, più che l’immaginazione. Per le loro ricerche, i bambini hanno a disposizione enciclopedie, dizionari, nomenclature, internet, saggi, ecc… Le loro ricerche possono portare alla realizzazione di cartelloni, pergamene, fascicoli o libretti. Prima di avviare il lavoro di ricerca, bisogna mostrare ai bambini come trovare le informazioni e come registrarle. I bambini devono imparare a prendere appunti e scrivere le parole chiave che possono guidarli poi nella stesura del testo con parole proprie. Un modo per farlo è quello di dare loro un breve testo, farlo leggere, poi chiedere loro quali erano nel testo le parole importanti.
Bisognerebbe parlare ai bambini del concetto di plagio, e motivarli a non copiare le frasi dai libri, ma ad elaborarle parafrasandole.
Nell’impostare il loro lavoro di ricerca, i bambini devono scegliere il modo in cui vogliono mostrare il loro lavoro agli altri. L’insegnante deve essere sempre disponibile ad aiutare i bambini con i suoi consigli, che possono riguardare la grafica, il taglio, la misura, la titolazione.
Scrittura e composizione nella scuola primaria
Già dai primi racconti sulle origini della scrittura, possiamo suggerire ai bambini argomenti di ricerca, tenendo presente che, quando arrivano alla scuola , provano un forte interesse per i fatti del mondo, ma non sono hanno ancora tutti gli strumenti per esplorarli in modo autonomo, quindi avranno bisogno dei nostri suggerimenti su cosa e dove cercare. Dovremo insegnare ai bambini come condurre le loro ricerche e come registrare le informazioni, come lavorare in collaborazione con gli altri, senza violare il loro desiderio di sapere sempre di più, di sentirsi capaci, di condividere con gli altri ciò che imparano.
Man mano che le abilità dei bambini crescono, le loro ricerche si faranno sempre più sofisticate e complesse.
Gli argomenti di ricerca che si possono aprire man mano che raccontiamo le storie che fanno parte della quarta lezione cosmica, che come abbiamo detto è in genere il primo argomento di ricerca dei bambini nella scuola primaria, possono ad esempio riguardare:
- Le pitture rupestri: dove, cosa e quando gli uomini di Lascaux intendevano comunicare
- Scrittura cuneiforme: i bambini possono arricchire la ricerca con loro riproduzioni su argilla
- Le prime scritture non alfabetiche nel mondo (nativi americani, Isola di Pasqua, ecc…)
- Confronto tra i pittogrammi di diverse culture arcaiche
- Gli ideogrammi cinesi e giapponesi
- I geroglifici egizi
- La storia della Stele di Rosetta
- Gli alfabeti greco, latino, etrusco
- L’invenzione della carta
- La storia della stampa
- I diversi strumenti di scrittura (cannucce, stili, penne d’oca, ecc…)
- I diversi supporti alla scrittura (pietra, argilla, papiro, pergamena, carta).
Questi argomenti sono solo degli esempi, ma non devono essere intesi come un elenco di argomenti da distribuire tra tutti i bambini. Possiamo tenerne conto come suggerimenti da dare a quelli che necessitano di idee, ma più di frequente sono i bambini stessi ad ispirarsi a vicenda.
Inoltre tutti questi argomenti hanno legami con altre materie di insegnamento, e dobbiamo stimolare i bambini ad esplorarli anche in questo senso creando legami tra lingua e storia, lingua e biologia, lingua e geografia, lingua e arte, lingua e matematica, e così via.
Dobbiamo soprattutto fare in modo che l’interesse dei bambini per la scrittura non si affievolisca mai, e che essi desiderino non solo scrivere, ma scrivere bene, e che desiderino continuare a farlo.
Tornando alla quarta grande lezione, altri argomenti interessanti potrebbero essere:
- L’araldica, che risulta particolarmente interessante dopo i 9 anni: colori e stemmi delle squadre sportive, gli scudi dei cavalieri, gli stemmi delle famiglie nobili, delle corporazioni, ecc… I bambini amano progettare il proprio simbolo araldico, scegliendo elementi che li rappresentino. Questi simboli sono molto importanti, perché li rappresentano come individui. I bambini più grandi potranno fare ricerche più approfondite sulla simbologia araldica ed approdare a ricerche in campo storico: perché questi simboli erano così importanti? Quante persone sapevano leggere e scrivere a quel tempo? Chiaramente, l’araldica era una forma di comunicazione scritta.
- Le rune: originarie della Scandinavia, erano scritte su ramoscelli di alberi, ed esse stesse avevano l’aspetto di ramoscelli. Quando ebbero il loro maggiore sviluppo? Chi le ha utilizzate, in altre versioni?
Un’estensione interessante della quarta grande lezione è la cura della calligrafia. Tutte le storie che raccontiamo ai bambini hanno lo scopo di stimolare il pensiero e sostenere lo sviluppo delle loro capacità intellettive, ma non devono trascurare l’aspetto pratico-manuale. Lavorando alle abilità di scrittura, non possiamo trascurare il fatto che i bambini non devono solo scrivere con piacere, in modo chiaro e senza errori di ortografia e sintassi, ma la scrittura deve essere anche bella e leggibile. Generalmente, quando i bambini piccoli imparano a scrivere a mano, la loro scrittura è molto bella e curata, ma quando diventano più grandi possono perdere interesse nei riguardi dell’aspetto estetico.
La pratica della calligrafia richiede alcune competenze di base, che vanno acquisite col tempo. Ci sono molti modi per rimuovere gli ostacoli che possono opporsi alla bella scrittura.
Il primo consiglio è quello di scegliere con attenzione lo strumento di scrittura, perché lo strumento determina la qualità. E’ bene stabilire coi bambini quali strumenti si utilizzeranno in classe, e quali no. Per coltivare la bella scrittura bisogna evitare le penne a sfera, perché sono progettate per velocizzare, mentre noi abbiamo bisogno di rallentare lo scorrere della mano sul foglio. Sarebbe dunque bene scrivere con la penna stilografica (possibilmente più penne con colori di inchiostro diversi) e con matite morbide.
Come regola generale, i pennarelli non dovrebbero esser usati per scrivere (a meno che non si tratti di preparare didascalie per i cartelloni).
Mentre i bambini imparano le diverse regole di uso della punteggiatura e delle lettere maiuscole, possono usare diversi colori per evidenziare questi elementi, ad esempio scrivendo tutte le maiuscole di un colore, tutti i segni di interpunzione in un altro, ed il testo in un terzo colore. Questi piccoli espedienti aiutano il bambino ad aver cura della loro scrittura ed a trarre piacere dalla bellezza delle loro pagine scritte.
Dobbiamo stimolare la decorazione delle pagine con cornicette e abbellimenti, composizione artistica dei titoli, disegni al termine del testo scritto o che incornicino le pagine. Le cornicette non devono essere scarabocchi, ma devono seguire le righe o i quadretti, e vanno insegnate. Per realizzarle i bambini possono usare le matite colorate, e all’inizio possiamo fornire loro dei modelli da copiare. Al termine dei loro lavori, i bambini avranno qualcosa da mostrare agli altri con orgoglio. Si tratta di un insegnamento importante, che possiamo chiamare “formazione estetica”: diamo ai bambini gli strumenti per rendere il mondo più bello per tutti, a cominciare dal proprio lavoro.
I bambini dovrebbero essere incoraggiati ad utilizzare inchiostri colorati, matite colorate per decorazioni e cornicette, curare la grafica, inserire disegni, grafici e tabelle. Più decorano il loro lavoro, più ne saranno soddisfatti, perché a questa età i bambini hanno una forte tendenza all’auto valutazione e tendono alla perfezione.
Coltiviamo le tecniche di illustrazione. L’illustrazione aiuta i bambini a impegnarsi per rendere il proprio lavoro bello e interessante. Si comincia con i bambini piccoli, quando hanno appena imparato a scrivere. Dopo che hanno composto la loro frase, li incoraggiamo a disegnare un’istantanea di ciò che hanno scritto. Possiamo introdurre poi le tecniche di disegno, ma in primo luogo dovremo incoraggiare la capacità naturale del bambino. Il disegno dovrebbe essere a mano libera, ad eccezione (non sempre) delle mappe relative alla storia ed alla geografia.
Maria Montessori ha detto che dobbiamo coltivare in ogni bambino un occhio che vede ed una mano che obbedisce.
Il disegno può essere usato anche per prendere appunti, soprattutto nel periodo in cui il bambino non ha sviluppato sufficienti abilità di scrittura: ad esempio si può disegnare ciò che si vede durante un esperimento scientifico, una lezione di biologia o di geografia, e in tutte le occasioni che si prestano a schizzi ed illustrazioni scientifiche.
Le illustrazioni possono comprendere una vasta varietà di formati: possono essere a piena pagina, oppure sopra sotto a lato del testo. Possono essere poste ad intervalli lungo il testo, possono essere usate per le copertine e per iniziare e terminare una composizione. Nessun lavoro scritto dovrebbe essere considerato concluso, se non è illustrato.
Un modo per mantenere viva l’attenzione verso la bellezza dei segni è quello di presentare ai bambini nuovi caratteri di scrittura: italico, gotico, da esercitare con inchiostro e pennino.
E’ molto interessante anche la riproduzione e l’invenzione di lettere miniate, sul modello dei manoscritti medioevali. Per i bambini più piccoli può trattarsi semplicemente di decorare con colori vivaci la prima lettera all’inizio di ogni pagina, mentre dopo i 9 anni i bambini possono essere interessati alla storia delle lettere miniate. Questa attività può essere introdotta semplicemente chiedendo ai bambini di disegnare l’iniziale del proprio nome su di un manifesto decorandola con gli oggetti preferiti ed i simboli che descrivono preferenze, gusti, tratti della personalità.
Scrittura e composizione nella scuola primaria – LA CURA DELL’ORTOGRAFIA
Il lavoro di sostegno alle capacità di scrittura dei bambini, nella scuola primaria, è molto articolato.
Lo studio della grammatica e della sintassi riveste grande importanza. Il materiale più interessante per i bambini è rappresentato dalle scatole grammaticali, soprattutto dopo gli 8 anni. Insieme al lavoro con materiali per l’analisi logica, sono strumenti preziosi per valutare le relazioni sintattiche tra le parole, e le sfumature stilistiche. Di grande importanza sono anche le carte dei comandi che introducono le parti del discorso e le loro classificazioni, e che contribuiscono indirettamente alla comprensione del linguaggio da parte del bambino ed al miglioramento della scrittura.
L’esperienza dimostra che, dopo aver presentato ai bambini i primi cartellini dei comandi, si verifica in classe l’esplosione di una nuova attività. I bambini desiderano continuare a scrivere comandi per gli amici, ne inventano e li leggono ai loro compagni, chiedono loro di interpretare i comandi che hanno scritto.
Se la frase non è scritta in modo corretto, l’errore si rileva automaticamente, e il bambino che ha scritto il comando vede eseguire davanti a sé un’azione diversa da quella che aveva in mente. Capisce così di avere espresso il suo pensiero in modo scorretto o inadeguato, e si mette spontaneamente al lavoro per correggere l’errore.
Lo studio della parola può iniziare molto presto e procedere parallelamente all’uso delle scatole grammaticali, con classificazioni e ricerca dell’etimologia delle parole. In questo modo si amplia il vocabolario e si perfeziona l’ortografia, perché spesso lo studio della parola aiuta i bambini a comprendere le regole ortografiche.
Esaminare le frasi attraverso l’analisi logica guida i bambini verso una maggiore comprensione della struttura del linguaggio. L’analisi logica è una palestra di ragionamento, perché porta a capire come parole o gruppi di parole funzionano all’interno della frase. E’ bene incoraggiare i bambini a scrivere da soli le frasi da analizzare, dando così loro la possibilità di conoscere la struttura dei propri scritti. Quando invece analizzano frasi prese dalla letteratura, vedono come gli scrittori hanno scelto di esprimersi, e possono esaminare la semplicità o complessità delle loro frasi.
Dopo i 9 anni è bene aggiungere al materiale a disposizione in classe alcuni buoni testi di grammatica, che i bambini possono consultare per approfondire gli argomenti e fare ricerche. Offrendo una varietà di manuali, possono scoprire differenze e comprendere che nella grammatica, come in tutti gli altri campi del sapere, non sempre gli esperti sono d’accordo tra loro.
Il lavoro sull’ortografia deve tenere presente che non deve interferire con l’espressione personale del bambino, dobbiamo trattare l’ortografia separatamente dai contenuti. Per fare questo bisogna osservare le produzioni scritte del bambino e notare quali errori compie. Dopo l’osservazione possiamo pianificare gli interventi individuali e presentare le lezioni necessarie al superamento dell’ostacolo. Piccoli gruppi di bambini con la stessa difficoltà possono essere uniti in gruppo.
I bambini devono sempre essere consapevoli del fatto che stanno scrivendo per condividere qualcosa o tenere traccia di qualcosa per se stessi e per gli altri, o anche semplicemente per la gioia di scrivere.
Per correggere gli errori ortografici possiamo predisporre vari esercizi. Ad esempio possiamo mostrare al bambino una parola scritta su un cartellino, farla leggere, poi capovolgerla e farla riprodurre con l’alfabeto mobile. Oppure i bambini possono dettarsi delle parole a vicenda, utilizzando carte delle nomenclature predisposte appositamente.
Possiamo anche appendere in aula elenchi di parole e tabelle. Chiediamo ai bambini di andare al muro, leggere una parola, memorizzarla, tornare al loro banco e comporla con l’alfabeto mobile o su un cartellino. Se si dimentica la parola, può tornare a leggerla. Questo non è un semplice lavoro di copiatura, perché allena anche la memoria. Al termine del lavoro il bambino porta l’elenco che ha riprodotto al suo banco, e controlla il suo lavoro.
Anche il materiale per lo studio della parola, ad esempio quello per il singolare e il plurale, può essere molto utile per spiegare le regole ortografiche. Prima presentiamo la regola generale, poi isoliamo ed affrontiamo una ad una le eccezioni.
Un altro strumento utile è quello di predisporre coi bambini dei dizionari ortografici individualizzati, cioè rubriche in cui ogni bambino raccoglie le parole difficili o che trova più interessanti, in ordine alfabetico. Ogni volta che il bambino chiede aiuto all’insegnante circa l’ortografia corretta di una parola, egli gli consiglierà per prima cosa di controllare se la parola non sia già presente nella sua rubrica.
I bambini possono usare le parole presenti nelle loro rubriche anche per lavori di dettatura in coppia. Trovi qui molti dettati ortografici tra i quali scegliere.
I bambini accolgono l’ortografia come una sfida ed hanno piacere nel cimentarsi con parole sempre più difficili. Per alcune delle più comuni difficoltà ortografiche ho preparato queste carte delle nomenclature.
E’ importante insegnare ai bambini anche la divisione in sillabe, per andare a capo correttamente. Trovi qui alcune carte auto correttive per esercitare la divisione in sillabe.
Scrittura e composizione nella scuola primaria – LA CURA DELLA PUNTEGGIATURA
Nella scuola primaria, naturalmente, si affronta anche la punteggiatura. Quando i bambini scrivono le loro prime frasi con gli alfabeti mobili, nella scuola d’infanzia, hanno imparato a porre il punto fermo al termine della frase. Questo punto indica che il pensiero è completo. Nella scuola primaria il lavoro prosegue e si insegna ai bambini a dividere i loro elaborati in periodi. Introduciamo anche tutti gli altri segni di punteggiatura. Questi segni migliorano la chiarezza espositiva, e devono essere introdotti con brevi lezioni date a piccoli gruppi. Mentre i bambini scrivono le loro storie o le loro relazioni, suggeriamo loro di usare matite con colori diversi per ogni tipo di segno di interpunzione che utilizzano.
Portiamo all’attenzione dei bambini anche l’uso delle maiuscole. Anche le maiuscole servono a conferire chiarezza ai testi, e inizialmente possiamo consigliare ai bambini di scriverle con un colore di inchiostro diverso da quello utilizzato per le minuscole.
Il sistema più efficace per rendere i bambini consapevoli del grande contributo che l’uso della punteggiatura offre, consiste nel preparare un breve testo senza segni interpunzioni e maiuscole e provare a leggerlo tutto di un fiato, poi mostrarlo ai bambini. Fatto questo, i bambini proveranno a inserirli.
Scrittura e composizione nella scuola primaria – LA CURA DELLO STILE
Un modo particolarmente efficace di lavorare allo stile di scrittura dei bambini, è la pratica costante della lettura ad alta voce da parte dell’insegnante. Queste letture devono essere frequenti, dedicando tempo anche alla presentazione dell’autore ed alla discussione. I bambini si sentono spesso stimolati a scrivere storie simili a quelle che hanno ascoltato, o ad utilizzare uno stile simile. La lettura aiuta moltissimo i bambini a scrivere correttamente, perché i buoni lettori sono spesso anche scrittori accurati: hanno creato immagini mentali e classificazioni delle parole che hanno visto molte volte. Grazie alla lettura i bambini formano il loro orecchio per la lingua.
Non bisognerebbe sforzarsi di insegnare al bambino a leggere dai libri. Egli dovrebbe semplicemente sentirsi libero di accedere ai libri presenti in aula, e viene incoraggiato a lavorare con i bambini che leggono meglio ed interagire con i bambini che stanno svolgendo delle ricerche. In questo modo, quelli che ancora sono insicuri nella lettura, possono partecipare ad un progetto di ricerca in veste di illustratori.
Uno dei nostri obiettivi più importanti, nella composizione scritta, è che il bambino sviluppi uno stile di scrittura personale. Per stimolare i bambini a notare che ognuno scrive con uno stile proprio, possono essere utili i simboli grammaticali: qualcuno usa molti aggettivi, qualcuno frasi molto lunghe, ecc… Il bambino deve anche sentire che la scrittura è una forma d’arte, che egli può padroneggiare, e deve sapere che il compito dell’arte è quello di mantenere l’uomo in contatto con i suoi sentimenti.