RACCONTO I tre ladri

Tre ladri erano amici per la pelle. Un giorno, uno di loro disse alla moglie: -Devo andare a trovare mio fratello, che è malato. Se intanto venissero i miei amici, trattali bene: da’ loro da bere e da mangiare.-

-Va tranquillo- rispose la moglie; e il ladro partì.

Verso mezzogiorno arrivarono i due amici e subito chiesero dove egli fosse.

-E’ andato da suo fratello, che è malato; tornerà stasera- rispose la moglie, apparecchiando la tavola. I due bricconi sedettero e videro, appesi a una trave del soffitto, dei bellissimi salami.

-Che bella barba!- esclamò uno, indicandoli furbescamente.

-Gliela faremo, gliela faremo!-  disse subito l’altro.

Quando ebbero mangiato e bevuto se ne andarono. Strada facendo, pensarono di fare uno scherzo all’amico, e decisero di tornare la notte per prendergli i salami.
Quando quello tornò, la moglie gli disse che i due erano venuti a cercarlo.

-Che ti hanno detto?- domandò il ladro.

-Nulla di speciale… però, guardarono in alto e uno disse “che bella barba” e l’altro “gliela faremo, gliela faremo”… ma non ho capito che cosa intendessero-

-Ho capito io!- rispose il marito; e subito staccò i salami e li nascose nella stalla, sotto la paglia. Poi i due sposi cenarono e andarono a letto. A mezzanotte, quando dormivano come ghiri, arrivarono i due ladri coi grimaldelli: aprirono la porta di casa ed entrarono zitti zitti… ma i salami non c’erano più.

-Scommetto che li ha nascosti, quel furbone!- disse uno. Allora, in punta di piedi, si avvicinò al letto, scosse l’amico che dormiva e gli domandò facendo la voce sottile: -Marito caro, dove li hai nascosti i salami?-

-Nella stalla. Ma lasciami dormire!- brontolò quello, rigirandosi nel letto.

Allora i due, di corsa, scesero nella stalla, si presero i salami, e via!

Poco dopo, però, il ladro si svegliò del tutto e chiamò la moglie.

-Perchè mi disturbi, quando dormo?- le disse. -Lo sapevi già dov’erano i salami!-

-Disturbarti? Salami? Ma io dormivo e non ti ho chiesto nulla!-

Egli comprese di essere stato ingannato: corse al nascondiglio: i salami erano scomparsi. Allora si vestì in fretta, uscì di corsa e cercò di raggiungere i due soci. Infatti li scorse, poco dopo, che gli camminavano innanzi, nella notte buia. Uno reggeva i salami. Il nostro amico gli si avvicinò e gli disse: -Sarai stanco, adesso: dammi i salami, così riposerai un poco.-

L’altro, senza sospettare nulla, glieli diede, e il furbone, quatto quatto, se ne tornò a casa.

Alle prime luci dell’alba, quello che aveva portato i salami si rivolse al compagno: -Ridammeli, che li porto un po’ io!-

-Ma non li hai tu?-

-Ma come? Se me li hai chiesti un’ora fa?-

-Io? Tu sei matto!-

Cominciarono così a litigare e poi se le dettero di santa ragione. E quando entrambi furono ben pesti, capirono che l’amico li aveva gabbati.

L’indomani passarono, ancora indolenziti, davanti alla casa dell’amico: i salami penzolavano tranquilli dal soffitto e sembravano canzonare i due birboni.

-Guarda là!- disse uno – E… vedi come siamo ridotti…-

-Colpa nostra, caro mio, chi la fa, l’aspetti!-

(racconto popolare)

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