Aritmetica Waldorf I consiglieri del re – racconto per presentare le quattro operazioni. Questo è l’elaborazione di un racconto in uso nelle scuole steineriane o Waldorf per presentare ai bambini le quattro operazioni, in alternativa alla più famosa storia degli gnomi della matematica, che sono una presenza costante nell’aritmetica Waldorf.
Aritmetica Waldorf I consiglieri del re
Tanto tempo fa c’era un giovane re che regnava su un vasto impero. Era molto ricco. La sua stanza del tesoro era piena di sacchi d’oro e pietre preziose. Lui sapeva di essere il re più ricco del mondo, eppure non era felice.
Non era amato dai suoi sudditi, che lo vedevano sempre così cupo e infelice e lo chiamavano Re Triste o Sua Miserabile Maestà.
Aritmetica Waldorf I consiglieri del re
Nessun re, per quanto ricco, può governare bene il suo regno se non sa essere felice. E questo giovane re lo sapeva bene, solo che non sapeva come fare. Ah, se solo ci fosse stato qualcuno capace di dirgli cosa doveva fare, allora lui sarebbe stato felice, e il suo popolo con lui!
Ne parlò con un consigliere, che ordinò ai suoi araldi di suonare le trombe dalle quattro torri del palazzo reale: era il segnale al quale tutta la popolazione si radunava nella piazza principale. Gli araldi gridarono nelle quattro direzioni dei punti cardinali: “Udite, udite! Sua Maestà sta cercando un consigliere che lo aiuti a governare con saggezza e giustizia! Chiunque dimostrerà di essere un buon consigliere, avrà fortuna e gloria e non gli mancherà mai nulla, per tutto il resto della sua vita!”
Non passò molto tempo, che si sentì bussare al cancello del palazzo. Il re disse ai suoi servitori di aprire subito il cancello, e prese posto sul trono. Si presentò uno strano uomo, tutto vestito di blu scuro. Era alto e magro, con un lungo naso sottile, dita lunghe ed affusolate, labbra strette, capelli lunghi e lisci, e portava strani segni lunghi e stretti sulle maniche del vestito.
Aritmetica Waldorf I consiglieri del re
Lo strano uomo si inchinò rispettosamente davanti al re e disse:
“Sire, sono venuto ad offrirmi come consigliere, per governare il regno con saggezza e giustizia”.
“Come ti chiami?” chiese il re.
“Sottrazione”.
Il re allora raccontò a Sottrazione di sentirsi molto infelice, a dispetto di tutte le ricchezze che possedeva. Sottrazione gli rispose:
“Tutto il tuo oro e le tue pietre preziose non potranno mai renderti felice. Permettimi di liberartene. Allora tu sarai felice come un uccellino che vola libero e canta allegramente tutto il giorno!”
Il re si rallegrò di quel consiglio e permise a Sottrazione di portar via le borse d’oro e di pietre preziose, finchè non ne rimase nemmeno una. Prima di partire, Sottrazione disegnò il suo segno sul trono del re.
Ora il Re Triste era diventato felice, ed il suo popolo lo amava. Tuttavia cominciò ad avere fame, perchè non aveva il denaro per comprare il cibo per la sua tavola. Giorno dopo giorno divenne sempre più affamato e magro. Concluse che Sottrazione gli aveva dato davvero un pessimo consiglio, così ordinò ai suoi araldi di suonare nuovamente le trombe, e si mise alla ricerca di un nuovo consigliere.
Questa volta si presentò un uomo, anche lui assai strano, ma molto benevolo e generoso. Indossava un vestito rosso e sulle maniche del suo vestito erano disegnati due puntini in fila, uno sopra l’altro.
Aritmetica Waldorf I consiglieri del re
L’uomo si inchinò davanti al re, ed il re gli chiese perchè fosse così sereno e contento. L’uomo rispose:
“Perchè io divido tutto ciò che ho con gli altri”.
“Come ti chiami?”, chiese il re.
“Mi chiamo Diviso, perchè distribuisco sempre tutto, divido sempre in parti uguali fra tutti”.
Allora il re gli raccontò che Sottrazione aveva portato via tutto il tesoro reale, così non gli era rimasto più nulla per comprare il cibo per la sua tavola.
“Oh, quel Sottrazione!” disse Diviso “E’ mio fratello, lo conosco molto bene. A lui non resta mai niente da dividere con gli altri, perchè perde sempre tutto quello che trova. Io troverò tutto quello che ti ha portato via, e ti aiuterò a distribuirlo tra te e tutti i tuoi sudditi. Così tu sarai felice, ed essi ti ameranno”.
Prima di lasciarlo, Diviso disegnò sul trono del re il suo segno. Dopo un po’ di tempo fece ritorno, e portò al re tutto il tesoro che Sottrazione gli aveva portato via. Poi aiutò il re a dividerlo con tutta la gente del regno. Lasciò il re con la sua parte soltanto, e il re per un po’ fu felice. Presto però, dovette accorgersi che la parte era molto piccola, e non bastava a comprare il foraggio per i suoi cavalli e la carne per i suoi cani. Così concluse che anche il consiglio di Diviso non era stato un buon consiglio. Ancora una volta ordinò ai suoi araldi di suonare le trombe per cercare un altro consigliere.
Questa volta gli si presentò davanti un uomo grasso, che si muoveva lentamente, verde e tondo come un cavolo. Sembrava rotolare lentamente, come una palla che sta per fermarsi. Aveva braccia grassottelle e corte, e sulle maniche era disegnato il segno +.
Aritmetica Waldorf I consiglieri del re
“Come ti chiami?” chiese il re, mentre il grasso ometto gli stava davanti incapace di inchinarsi, tanto era grasso e tondo.
“Il mio nome” disse l’uomo, gonfiando le guanciotte, ” è Addizione, perchè mi piace aggiungere sempre qualcosa a quello che ho”.
Il re raccontò ad Addizione di come Diviso gli avesse consigliato di distribuire il suo tesoro fra lui e tutti i suoi sudditi, e di come non gli era rimasto abbastanza per comprare il foraggio per i suoi cavalli e la carne per i suoi cani.
“Ti aiuterò io” disse Addizione, e convocò tutti i sudditi a palazzo. Essi vennero volentieri, sperando che il re avesse ancora qualcosa da dividere con loro. Addizione allora spiegò che, avendo diviso così tanta della sua ricchezza con loro, ora la parte rimasta al re era così misera che non aveva abbastanza denaro per comprare il foraggio per i suoi cavalli e la carne per i suoi cani. Allora la gente, che amava vedere il proprio re e tutta la corte cavalcare sui destrieri che si impennavano e correvano con i cani dietro, durante le battute di caccia, riportarono tutto l’oro e le pietre preziose nella stanza del tesoro del re, dove Addizione li contò e li mise bene in ordine.
Finito il suo lavoro, mise il suo segno sul trono del re e gli consigliò di tenere sempre per sè il suo tesoro.
Così il re tornò ad essere ricco, e la gente tornò ad essere povera, e sia il re sia i sudditi tornarono ad essere infelici.
“Oh, santo cielo!” piangeva il re “Sono tornato al punto di partenza! Cosa posso fare?”
E per la quarta volta ordinò ai suoi araldi di suonare le trombe e cercare un altro consigliere. In risposta apparve un quarto uomo, che brillava come una gialla fiammella. Danzava qua e là, non stava mai fermo in un posto, e sulla sua manica era ricamato il segno x.
Aritmetica Waldorf: I consiglieri del re
“Come ti chiami?” chiese il re, mentre il grasso ometto gli stava davanti incapace di inchinarsi, tanto era grasso e tondo.
“Il mio nome” disse l’uomo facendo finire un gran salto in un inchino ” è Moltiplicazione, perchè rotolo e salto, sono velocissimo e allegro, e le cose che ho le faccio in mucchietti uguali e la moltiplico tutte le volte che serve, così ce n’è sempre per tutti e non finiscono mai”.
Il re, molto impressionato, raccontò a Moltiplicazione di come Addizione gli avesse sì reso il suo tesoro, ma di come il suo consiglio di tenerlo lì accumulato, tutto per sè, si fosse rivelato il peggiore dei consigli.
“Ti aiuterò io” disse Moltiplicazione.
Quindi convocò a palazzo tutti i sudditi, e anche i suoi tre fratelli Sottrazione, Divisione ed Addizione. Per prima cosa chiese a Sottrazione di togliere dal tesoro una parte da destinare ai sudditi. Poi chiese a Divisione di distribuirla in parte uguali tra tutti, e di dividere in tanti sacchi uguali la parte rimasta al re nella stanza del tesoro. Addizione contò con cura i sacchi, i pezzi che contenevano, e li mise bene in ordine. Infine tutti e quattro i fratelli rimasero a vivere a corte, come Gran Consiglieri del re, e ogni volta che ce ne era la necessità, Moltiplicazione moltiplicava il tesoro facendo crescere il numero di sacchi di una volta, due, tre, ecc…, e gli altri tre fratelli si occupavano di contare, dividere e dare al popolo ciò che serviva. Con una piccola magia il segno lasciato sul trono da Addizione rotolò un poco trasformandosi in x, e magicamente, accanto al nuovo segno, comparvero anche gli altri.
Finalmente tutti vissero felici e contenti.