Con la presentazione dell’esercizio si stabilisce un contatto tra il bambino e il materiale.
Le presentazioni involontarie, ripetute ogni volta che noi adulti svolgiamo attività di vita pratica in presenza del bambino, sono esempi e ispirazioni costanti. Le presentazioni formali suscitano l’attenzione consapevole del bambino sull’attività e ne evidenziano i dettagli tecnici, per consentire al bambino di svolgerle con piena padronanza.
La caratteristica più importante della presentazione degli esercizi di vita pratica è l’analisi dei movimenti, cioè la presentazione di ogni singolo movimento necessario per svolgere una determinata attività, in modo da consentire al bambino di vederli distintamente.
Ogni attività consiste in una serie di azioni logicamente successive, ognuna delle quali ha una propria tecnica distintiva, un luogo e una successione nel tempo.
“Ogni azione complessa ha movimenti successivi ben distinti tra loro… cercare di riconoscere e di eseguire esattamente e separatamente gli atti successivi, è l’analisi dei movimenti”
L’analisi dei movimenti viene effettuata separando ogni singola azione da quella che segue con alcuni secondi di pausa, senza spezzare l’unità dell’attività stessa. In tal modo il bambino viene aiutato a comprendere che ogni attività consiste in una serie (a volte sorprendentemente numerosa) di azioni individuali, riconosce queste azioni e la loro successione temporale. Comprende inoltre come ogni singola azione deve essere eseguita in relazione all’intera attività per raggiungere il suo scopo.
L’esercizio presentato con l’analisi dei movimenti diventa trasparente per il bambino, che vorrà eseguirlo e portarlo a compimento: intelligenza, volontà e movimenti lavoreranno in unità, completamente impegnati in una cooperazione armoniosa.
L’analisi dei movimenti consente ai bambini di interiorizzare il movimento e quindi ripeterlo. La perfezione viene dalla ripetizione del movimento.
Tipi di presentazione
Una presentazione può essere:
Puoi leggere l’articolo completo qui:
Lapappadolce