Cesto dei solidi geometrici Montessori: presentazioni ed esercizi per bambini del nido e della scuola d’infanzia.
Con la cesta dei solidi geometrici si introducono nuovi vocaboli, incoraggiando al contempo l’esplorazione tattile e l’esperienza pratica.
Cesto dei solidi geometrici Montessori comprende dieci forme:
– cubo: ogni lato misura 6 cm
– sfera: diametro di 6 cm
– cono: il diametro della base è 6 cm e l’altezza 10 cm
– cilindro: il diametro della base è 6 cm e l’altezza 10 cm
– parallelepipedo (prisma a base rettangolare) i lati misurano cm 10 e cm 6
– prisma a base triangolare: i lati delle basi misurano 6 cm e le altezze 10 cm
– ovoidale: asse maggiore 10 cm e minore 6 cm
– ellissoide: asse maggiore 10 cm e minore 6 cm
– piramide a base quadrata: i lati della base misurano cm 6 e l’altezza è 10 cm
– piramide a base triangolare: i lati della base misurano cm 6 e l’altezza è 10 cm.
Coi bambini più piccoli si possono tra queste selezionare sette solidi soltanto: cubo, cilindro, prisma a base triangolare, prisma a base rettangolare, piramide a base quadrata, piramide a base triangolare e cono.
“Il grande piacere che i bambini provano nel riconoscimento degli oggetti per mezzo del tocco della loro forma, corrisponde per sé stesso ad un esercizio sensoriale.
Molti psicologi hanno parlato del senso stereognostico, cioè della capacità di riconoscere forme per il movimento dei muscoli della mano, che segue i contorni degli oggetti solidi. Questo senso non consiste nel solo senso del tocco, perché la sensazione tattile è soltanto quella per la quale noi percepiamo differenze in qualità di superfici (ruvido o liscio).
Le percezioni di forma vengono dalla combinazione di due sensazioni, tattile e muscolare, cioè da sensazioni di movimento… quello che noi chiamiamo nei ciechi senso tattile, è in realtà, molto spesso, il senso stereognostico; cioè, essi percepiscono per mezzo delle loro mani le forme dei corpi.
E’ la speciale sensibilità muscolare del bambino da tre a sei anni di età, quella che forma la sua propria attività muscolare, che stimola in lui l’uso del senso stereognostico. Quando il bambino spontaneamente si benda gli occhi per riconoscere i diversi oggetti, come gli incastri solidi e piani, egli esercita questo senso. Vi sono molti esercizi che il bambino può fare ad occhi chiusi.
Nel materiale di sviluppo vi sono anche solidi geometrici dipinti in turchino chiaro.
La maniera più divertente per insegnare al bambino a riconoscere queste forme, è di fargliele palpare ad occhi chiusi, invitandolo a indovinare il loro nome: questo sarà insegnato con apposite lezioni in tre tempi. Dopo un esercizio di tal genere il bambino, quando ha gli occhi aperti, osserva le forme con un interesse più vivo.
Un’altra maniera di interessarlo ai solidi geometrici, è di farli muovere. La sfera rotola in tutte le direzioni; il cilindro rotola in una sola direzione; il cono rotola intorno a se stesso; il prisma e la piramide, in qualunque maniera, poggiano stabilmente ma il prisma cade più facilmente che non la piramide.
Basterà un accenno per far rilevare delle analogie nell’ambiente. Come l’analogia del cilindro con una colonna, della sfera colla testa umana, ecc., e si resterà stupiti della capacità che hanno i bambini nel trovare da sé simili analogie”.
Maria Montessori – Manuale di pedagogia scientifica.
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Cesto dei solidi geometrici Montessori
Presentazione 1 – lezione in tre tempi per imparare i nomi dei solidi geometrici
Materiale:
– dieci solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio (con i bambini più piccoli meglio usare 7 solidi e non 10)
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con noi, ad esempio dicendo: “Ti piacerebbe stare un po’ con me per imparare delle parole nuove?” e chiediamogli di srotolare il tappeto
– andiamo allo scaffale del materiale sensoriale e diciamo: “Oggi lavoreremo con i solidi geometrici”. Mostriamo al bambino dove si trova il materiale sullo scaffale e chiediamogli di ripetere con noi “Solidi geometrici”. Chiediamo: “Mi passeresti i solidi geometrici?”. Il bambino ce li porge, e noi gli mostriamo come trasportarli e posarli sul tappeto.
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo e chiediamo: “Come si chiama questo materiale?”. Il bambino risponde che si tratta dei solidi geometrici
– scegliamo tre solidi e mettiamoli al centro del piano di lavoro, quindi procediamo con la lezione in tre tempi per impararne i nomi
– primo tempo. Nel primo tempo isoliamo i vocaboli (cubo, sfera, cilindro). Per l’associazione della sensazione col nome diciamo: “Questa è una sfera… vuoi ripetere la parola sfera?”. Prendiamo in mano la sfera, facciamola roteare tra le mani, accarezziamola con la punta delle dita, poi diamola al bambino perchè anche lui possa sentirla, ripetendo se serve la parola “sfera”. Seguiamo la stessa procedura con altre due forme
– secondo tempo: per il riconoscimento dell’oggetto in base al nome, chiediamo al bambino di compiere azioni con la forma che nominiamo, ad esempio dicendo: “Indicami il cilindro”, “Per favore metti la sfera qui?”, “Per favore metti il cubo al centro del tavolo”, “Passami il cilindro”, “Fai rotolare la sfera” ecc. Quando il bambino risponde in modo corretto e con sicurezza si passa al terzo tempo. Il secondo tempo della lezione è quello più delicato perchè ci permette di osservare se il bambino ha davvero compreso; è inoltre la fase più divertente per il bambino, perchè possiamo anche chiedergli di fare cose buffe con gli oggetti che gli stiamo presentando. Se il bambino non è in grado di identificare l’oggetto, si dovrebbe tornare, per quell’oggetto, ai primo tempo
– terzo tempo: per verbalizzare il nome corrispondente all’oggetto mettiamo i solidi uno alla volta davanti al bambino e chiediamo per ognuno: “Cos’è questo?”
– per variare il terzo tempo della lezione possiamo anche fare il gioco del “cosa manca?”. Dopo aver messo i tre solidi in fila sul piano di lavoro
– copriamo uno dei tre solidi con un fazzoletto
-e chiediamo: “Quale solido è scomparso?”
– a questo punto possiamo dire: “Adesso conosci i nomi di tre dei solidi geometrici: cilindro, sfera e cubo” e possiamo ringraziare il bambino per aver lavorato con noi
– in un altro momento della giornata o un altro giorno procederemo allo stesso modo con gli altri solidi.
Età:
– dai 3 ai 4 anni.
Nota: se il bambino non si mostra interessato alla lezione, significa semplicemente che non è il momento giusto, e che dovrà essere presentata in un altro momento. Se la lezione non è riuscita i motivi possono essere vari: forse quel giorno il bambino è particolarmente distratto, oppure ha bisogno che sia ridotto il numero di solidi da presentare, o forse la nostra lezione è stata troppo lunga. Questo genere di lezioni in tre tempi possono essere faticose per i bambini, e per questo dovrebbero durare davvero pochi minuti.
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Cesto dei solidi geometrici Montessori
Presentazione ad occhi bendati
Materiale:
– dieci solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio
– benda per occhi
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con i solidi geometrici
– trasportiamo il materiale sul piano di lavoro, tenendo il cesto con due mani
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo
– mettiamo i solidi sul piano di lavoro
– il bambino mette la benda e toccando i solidi li identifica.
Varianti:
– mentre il bambino è bendato, possiamo chiedergli di trovare un particolare solido che nominiamo
– invece di bendare il bambino possiamo scegliere tre o quattro solidi e metterli in un cestino separato coperto con un telo. Il bambino raggiunge i solidi con la mano, infilandola sotto al telo, e uno alla volta li riconosce al tatto. Quando riconosce un solido, lo estrae dal cesto per verificare il suo lavoro.
Una variante di gruppo:
– un gruppo di bambini siede attorno al tappeto tenendo le mani dietro alla schiena
– passiamo dietro di loro e mettiamo un solido tra le mani di ogni bambino
– fermiamoci davanti al tappeto e chiediamo, ad esempio: “Chi ha la sfera?”
– il bambino che pensa di avere la sfera la mette sul tappeto e il gioco continua.
Età:
– dai 3 ai 4 anni.
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Cesto dei solidi geometrici Montessori
Presentazione 2 – borsa del mistero (mistery bag)
Materiale:
– sette solidi geometrici (per il nido) e dieci solidi geometrici (per la scuola d’infanzia)
– borsa in tessuto
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con noi con i solidi geometrici
– trasportiamo il materiale sul piano di lavoro, tenendo il cesto con due mani
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo
– mettiamo i solidi (tutti o un certo numero) all’interno della borsa in tessuto
– il bambino identificherà i solidi toccandoli all’interno della borsa.
Varianti:
– chiediamo al bambino di trovare all’interno della borsa un certo solido
– due bambini giocano insieme: un bambino chiede un certo solido e l’altro lo trova senza usare la vista.
Età:
– dai 2 ai 4 anni.
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Cesto dei solidi geometrici Montessori
Presentazione 3 – cercare somiglianze tra i solidi
Materiale:
– solidi geometrici (con i bambini più piccoli meglio usare 7 solidi e non 10)
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con noi dicendo: “Oggi faremo un nuovo esercizio coi solidi geometrici” e chiediamogli di srotolare il tappeto
– andiamo allo scaffale dei materiali sensoriali, il bambino individua il cesto dei solidi geometrici e lo porta al tappeto
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo, prendiamo una ad una le forme e mettiamole sul piano di lavoro formando una fila orizzontale lungo il margine superiore, da sinistra a destra. Per la prima serie di sovrapposizioni escludiamo sfera, ovoidale ed ellissoide, di modo che le forme da sovrapporre tra loro siano 7
– scegliamo, ad esempio, il cubo
– mentre con l’indice percorriamo i lati della faccia superiore del cubo diciamo: “Riesci a trovare un altro solido che si adatti esattamente a questo faccia del cubo?”
– chiediamo al bambino di sovrapporre il secondo solido al primo (ad esempio cubo e piramide a base quadrata)
– isoliamo un altro solido e chiediamo al bambino fare un altro abbinamento (ad esempio cilindro e cono)
– il bambino fa abbinamenti tra le facce uguali dei solidi, ad esempio ponendo il cono sul cilindro, la piramide sul cubo, ecc.
– lavorando con i 10 solidi, escludendo sfera ellissoide ed ovoidale, avremo un numero dispari di forme da accoppiare, così formando le coppie avanzerà sempre un solido che resterà solo
– fatti i primi 3 abbinamenti, prendiamo il solido rimasto solo, dividiamo tutte le coppie fatte, e ricominciamo prendendo per primo il solido rimasto solo
– dopo questi primi accostamenti, possiamo inserire le tre forme con superficie curva sovrapponendole alle facce piane degli altri solidi
– discutiamo coi bambini, attirando la loro attenzione sul fatto che alcuni solidi possono essere sovrapposti perchè hanno facce uguali, i solidi sovrapposti creano altre forme che possono assomigliare ad oggetti, i solidi che hanno solo superfici curve poggiano su un solo punto, non possiamo sovrapporre due solidi curvilinei, ecc.
Punti di interesse:
– sovrapporre i solidi con movimenti intenzionale
– c’è sempre un solido che rimane da solo.
Età:
– dai 2 ai 4 anni.
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Cesto dei solidi geometrici Montessori
Presentazione 4 – sperimentare il movimento dei solidi
Materiale:
– il cesto dei solidi geometrici (a seconda dell’età del bambino possiamo selezionare un numero inferiore di forme)
– tappeto o tavolo
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con i solidi geometrici dicendo: “Oggi faremo insieme un nuovo esercizio coi solidi geometrici”
– portiamo il materiale sul piano di lavoro, tenendo il cesto con due mani
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo
– diciamo: “Oggi esploreremo i solidi geometrici e vedremo come si muovono”
– esploriamo i solidi facendoli roteare tra le mani. Poi posiamoli sul tappeto formando una fila orizzontale lungo il margine superiore, da sinistra a destra
– scegliamo, ad esempio, il cubo
– facciamo roteare il cubo tra le mani
– mettiamo il cubo sul piano di lavoro e spingiamolo delicatamente per farlo ribaltare sul tavolo
– scegliamo un altro solido e procediamo come abbiamo fatto col cubo
– discutiamo coi bambini, facendo notare che quando facciamo muovere i solidi spingendoli il cubo, i prismi e le piramidi non ruotano; il cilindro, la sfera ruota in avanti; il cono compie un percorso circolare; l’ellissoide e l’ovoide compiono un movimento sbilanciato.
Variante con la lavagna di sabbia
– dopo aver rimesso i solidi in ordine sul tavolo, uno accanto all’altro in riga orizzontale, prendiamo la lavagna di sabbia e mettiamola davanti a noi
– prendiamo un solido e facciamolo rotolare sulla lavagna per osservare la traccia che lascia
– creiamo l’impronta delle varie facce di un solido sulla lavagna
Conclusione:
– chiediamo al bambino di suddividere i solidi in base a come si muovono, formando 2 gruppi: quelli che rotolano e quelli che non rotolano.
Possiamo anche preparare dei fogli di lavoro simili a questo (in inglese) :
Età:
– dai 3 ai 4 anni.
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Solidi geometrici Montessori
Presentazione 5 – abbinare solidi e oggetti
Il bambino può associare oggetti della vita reale con le rispettive forme geometriche. E’ importante fare il possibile per aiutare il bambino ad acquisire consapevolezza rispetto alle forme geometriche degli oggetti che lo circondano nel suo ambiente. Possiamo anche invitare i bambini a portare a scuola oggetti che corrispondano alla forma dei solidi geometrici della cesta.
Materiale:
– dieci solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con noi con i solidi geometrici
– trasportiamo il materiale sul piano di lavoro, tenendo il cesto con due mani
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo
– mettiamo i solidi sul piano di lavoro
– chiediamo al bambino di prendere un solido e di andare in giro per la stanza alla ricerca di un oggetto che abbia la stessa forma
– quando l’ha trovato, il bambino tornerà e metterà l’oggetto sul piano di lavoro accanto al solido corrispondente.
Varianti:
– in seguito il bambino può procedere ad abbinare solidi e oggetti senza portare con sé il solido scelto
– quando il bambino è pronto possiamo chiedere di portarci un oggetto corrispondente ad un solido che verrà solo nominato
– possiamo predisporre un cesto pieno di oggetti da abbinare, senza che il bambino vada a cercarli per la stanza
– possiamo anche fotografare oggetti corrispondenti alle forme dei solidi e preparare delle carte illustrate (foto di miescuelitamontessori.blogspot.it). Qui della carte pronte (da acquistare)
Età:
– dai 3 ai 4 anni.
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Solidi geometrici Montessori
Presentazione 6 – abbinare i solidi alla rappresentazione piana delle facce
Materiale:
– dieci solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio
– rappresentazioni piane delle facce dei solidi
– tappeto o tavolo.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con i solidi geometrici
– trasportiamo il materiale sul piano di lavoro, tenendo il cesto con due mani
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo
– mettiamo i solidi sul piano di lavoro formando una riga orizzontale
– mettiamo le rappresentazioni piane delle facce dei solidi sul piano di lavoro formando una riga orizzontale sotto ai solidi
– scegliamo tre tavolette, allineiamole davanti al bambino e chiediamogli di trovare i solidi che si possono sovrapporre alla rappresentazione piana
– continuiamo così con tutte le tavolette
– invitiamo i bambini ad osservare i solidi dall’alto
– discutiamo coi bambini: quanti solidi si possono abbinare alla stessa tavoletta? Perché?
Età:
– dai 3 ai 4 anni.
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Solidi geometrici Montessori
Presentazione 7 – abbinare i solidi con le loro facce
scuola d’infanzia
Materiale:
– i 10 solidi geometrici disposti su un vassoio
– forme di legno (o carte) che rappresentano le facce dei solidi: cerchi, quadrati, rettangoli e triangoli
pdf qui:
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con noi i solidi geometrici e le facce
– posiamo i solidi sul piano di lavoro in linea orizzontale da sinistra a destra e le facce che abbiamo preparato
– diciamo: “Oggi abbineremo le figure geometriche stampate con le facce dei solidi”
– scegliamo la prima carta e facciamola scorrere tra i solidi, procedendo da sinistra a destra, fino a trovare una faccia corrispondente
– mettiamo la carta davanti al solido. Prendiamo il solido e posiamolo sulla carta corrispondente, osserviamo la corrispondenza e quindi rimettiamo il solido al suo posto
– continuiamo con le rimanenti carte
– quando tutte le carte sono state abbinate ai solidi, discutiamo coi bambini somiglianze e differenze che questo lavoro ci ha permesso di evidenziare
Età:
– dai 3 ai 5 anni.
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Solidi geometrici Montessori
Presentazione 8 – nomenclatura per le parti dei solidi
Materiale:
– dieci solidi geometrici in un cesto rivestito di stoffa o allineati su un vassoio
– tappeto o tavolo
– foglio di lavoro per l’osservazione dei solidi geometrici.
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con noi i solidi geometrici
– posiamo il cesto sul tappeto o sul tavolo
– osserviamo i solidi uno ad uno contandone spigoli, facce ed angoli
pdf del modulo in bianco qui:
Questo è un modulo in inglese:
Età:
– dai 3 ai 6 anni.
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Solidi geometrici Montessori
Presentazione 9 – abbinare i solidi con i cartellini dei nomi
Materiale:
– i 10 solidi geometrici disposti su un vassoio
– cartellini dei nomi per i solidi geometrici: faccia, vertice, spigolo, angolo, base, cerchio, quadrato, triangolo, rettangolo
Presentazione:
– invitiamo il bambino a lavorare con noi con i solidi geometrici
– posiamo i solidi sul piano di lavoro in linea orizzontale da sinistra a destra e mettiamo la scatola dei cartellini a sinistra
– diciamo: “Oggi abbineremo i cartellini ai solidi”
– prendiamo il primo gruppo di cartellini che recano ad esempio la scritta ‘base’
– posizioniamo un cartellino in corrispondenza della base di ogni solido
– continuiamo allo stesso modo con i rimanenti cartellini:
Età:
– dai 5 ai 7 anni.
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Solidi geometrici Montessori
Presentazione 10 – carte delle nomenclature in 3 parti
per bambini dai 3 ai 6 anni
pdf qui:
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Solidi geometrici Montessori
Presentazione 11 – cartellini dei comandi
Per i bambini che sanno leggere, e proprio per esercitare la lettura in modo vario, possiamo preparare dei cartellini dei comandi per lavorare con i solidi geometrici. Questi comandi li aiuteranno a lavorare coi solidi in modo indipendente ad una grande varietà di esercizi.
I comandi possono essere proposti anche ai bambini che ancora non sanno leggere, sia chiedendo al bambino di scegliere un cartellino e leggendoglielo a voce alta, sia mettendo il bambino che non sa leggere in un gruppo di bambini che lo sanno fare, per eseguire i comandi insieme.
Questi sono i miei comandi:
pdf qui:
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Solidi geometrici Montessori
Nomenclatura:
– i nomi dei solidi
– base, lato, spigolo, vertice, angolo, ecc.
Punti di interesse:
– i vari movimenti che i solidi compiono mentre rotolano
– il diverso numero di facce, spigoli, angoli presenti nei diversi solidi
Scopo:
– favorire l’esplorazione tattile
– affinare il senso stereognostico
– introdurre nuove parole e arricchire il vocabolario
– intuire alcune delle proprietà dei solidi
– sviluppare la capacità di percezione visiva delle forme tridimensionali
– rendere consapevole il bambino delle forme geometriche solide che lo circondano
– sviluppare la capacità di trovare somiglianze e differenze tra le forme geometriche confrontandole tra loro
– preparare allo studio della geometria
– migliorare la capacità di concentrazione e coordinazione.
Controllo dell’errore:
– disarmonia percepita col senso stereognostico e visivo.
Estensioni ed altre idee:
– possiamo chiedere ai bambini di modellare i solidi geometrici con creta o altre paste da modellare
– possiamo proporre ai bambini più grandi i modelli dei solidi geometrici da costruire col cartoncino
– ho trovato moltissime altre idee in questa pagina di Pinterest.
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Solidi geometrici DIY
– realizzati con pasta di sale (e poi dipinti in blu):
– possiamo realizzare i modelli dei solidi in cartoncino blu; in questo sito trovate tutti i modelli di poliedro in formato pdf pronti per la stampa: paper models of polyedra. I modelli possono essere utili anche per chi possiede i solidi geometrici in legno, per creare attività parallele sia coi più piccoli, sia nella scuola primaria
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